Gli scrittori
Eraldo Affinati è nato a Roma nel 1956. Ha esordito nel 1992 con Veglia d’armi. L’uomo di Tolstoj. Tra i suoi libri, Campo del sangue (1997), Uomini pericolosi (1998), La Città dei Ragazzi (2008), Peregrin d’amore (2010). Ha curato l’edizione completa delle opere di Mario Rigoni Stern, Storie dell’Altipiano, nella collana «I Meridiani» Mondadori. In Compagni segreti (2006) dice che «tutti gli spostamenti fisici, se l’intelligenza vuole e il cuore lo concede, possono assomigliare a splendidi incroci magnetici».
Antonella Anedda è nata a Roma. Poetessa e saggista, si è occupata a lungo di critica d’arte su quotidiani e riviste e ha tradotto poeti classici e moderni. Ha scritto testi per musicisti come Paolo Fresu, Dario Minciacchi e Rozalie Hirs, e ha collaborato con artisti come Jenny Holzer e Ruggero Savinio. I suoi libri di poesia hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, dal Premio Montale per Notti di pace occidentale (1999) al Viareggio-Rèpaci per Salva con nome (2012). Il suo testo A Lunar Woman è andato in scena nel novembre 2012, interpretato da Nicoletta Braschi. Tra i suoi più recenti saggi, La vita dei dettagli (2009). Per Laterza è autrice di Isolatria. Viaggio nell’arcipelago della Maddalena (2013). I luoghi che più le stanno a cuore sono una Russia finora solo immaginata, La Maddalena, «l’isola di un’isola», e Genova.
Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle (Agrigento) nel 1925. È stato regista, sceneggiatore, autore di testi teatrali. Ha esordito, nella narrativa, nel 1978 con Il corso delle cose. Nella collana «I Meridiani» Mondadori sono usciti i due volumi che raccolgono la sua ricchissima produzione, Storie di Montalbano e Romanzi storici e civili. I viaggi che ama di più sono quelli fatti nella testa degli altri.
Rossana Campo è nata a Genova. Ha esordito nel 1992 con In principio erano le mutande, da cui è stato tratto il film omonimo diretto da Anna Negri (1999). Tra i suoi romanzi, Mai sentita così bene (1995), L’attore americano (1997), Sono pazza di te (2001), Duro come l’amore (2005), Più forte di me (2007), Il posto delle donne (2013). Vive tra Roma e Parigi, dove adora camminare. Convinta, come la protagonista del suo romanzo Duro come l’amore, che «nessuno può apprezzare la bellezza delle strade di Parigi finché non è costretto a rifugiarsi fra le sue avenue e i suoi boulevard color ardesia».
Paola Capriolo è nata a Milano. Ha esordito nel 1988 con la raccolta di racconti La grande Eulalia, cui sono seguiti, tra gli altri, i romanzi Il nocchiero (1989), Il doppio regno (1991), La spettatrice (1995), Il sogno dell’agnello (1999), Una di loro (2001), Qualcosa nella notte (2003), dedicato al poema di Gilgamesh, Una luce nerissima (2005), Il pianista muto (2009), Caino (2012). Ha tradotto grandi classici della letteratura tedesca. Uno dei primi «viaggi» che ricorda è stato la lettura dell’Orlando furioso, di cui da bambina ha elaborato una versione per lanterna magica.
Pietro Citati è nato a Firenze nel 1930. Scrive sul «Corriere della Sera». La sua opera si distingue nel genere della biografia critica: Goethe (1970, Premio Viareggio), Immagini di Alessandro Manzoni (1973), Vita breve di Katherine Mansfield (1980), Tolstoj (1983, premio Strega), Kafka (1987), La colomba pugnalata (1995), Leopardi (2010). Tra gli altri suoi libri: Il tè del cappellaio matto (1972), I frantumi del mondo (1978), L’armonia del mondo, Il male assoluto (2000), La mente colorata (2002), Don Chisciotte (2013). Nel 2005, nella collana «I Meridiani» Mondadori, è uscito il volume La civiltà letteraria europea da Omero a Nabokov. È un viaggiatore convinto che «tutti i viaggi possibili, tutte le nuvole del cielo, tutte le voluttà ‘vaste, cangianti e sconosciute’, sono racchiuse nei libri».
Carmen Covito è nata a Castellammare di Stabia (Napoli). Scoperta da Aldo Busi, ha esordito nel 1992 con il romanzo La bruttina stagionata, tradotto in molte lingue. Tra i libri successivi, Del perché i porcospini attraversano la strada (1995), Benvenuti in questo ambiente (1997), La rossa e il nero (2002), Le ragazze di Pompei (2012). Ha vissuto a Madrid, Tokyo, Brescia e Milano, dove risiede tuttora. I viaggi più recenti li sta facendo animata dalla voglia di studiare archeologia.
Giuseppe Culicchia è nato a Torino nel 1965. Ha pubblicato i primi racconti nell’antologia Papergang Under 25 III (a cura di Pier Vittorio Tondelli, 1990). Tutti giù per terra (1994), Premio Montblanc e Premio Grinzane Cavour Autore Esordiente, è diventato nel 1997 un film per la regia di Davide Ferrario; Il paese delle meraviglie (2004) ha vinto il Premio Grinzane Cavour Francia. Ha tradotto, tra gli altri, Mark Twain, Francis Scott Fitzgerald e Bret Easton Ellis. Per Laterza è autore di Torino è casa mia (prima edizione 2005 e nuova edizione 2009, più volte ristampato), Ecce Toro (2006) e E così vorresti fare lo scrittore (2013). I primi viaggi della sua vita li ha progettati, da ragazzo, nella sala «a vagoncino» del torinese Caffè Fiorio, in via Po.
Antonio Debenedetti è nato a Torino nel 1937. Ha esordito nel 1972 con i tre racconti di Monsieur Kitsch. Con la prefazione di Alberto Moravia, nel 1976 è uscito In assenza del signor Plot. Tra i suoi libri più noti, Se la vita non è vita (1991, vincitore Premio Viareggio); Giacomino (1994), il libro di ricordi sul padre Giacomo, uno dei maggiori critici letterari del Novecento; Un giovedì, dopo le cinque (2001, finalista Premio Strega); E fu settembre (2005). Più recente, Il tempo degli angeli e degli assassini (2011). Scrive da anni sul «Corriere della Sera». I suoi viaggi di bambino li ha fatti chiedendo alla nonna di leggergli i romanzi di Salgari e di Verne.
Nadia Fusini è nata a Orbetello. Studiosa di teatro elisabettiano, ha tradotto e commentato numerosi testi shakespeariani. Ha anche curato e tradotto opere di Mary Shelley, Keats e Virginia Woolf. Tra i suoi romanzi, La bocca più di tutto mi piaceva (1996), Due volte la stessa carezza (1997), L’amor vile (1999). Il suo lavoro più recente è Hannah e le altre (2013). Le lettere che il fratello maggiore le scriveva da Londra l’hanno spinta a partire e a innamorarsi di quella città.
Chiara Gamberale è nata a Roma. Ha esordito nel 1999 con il romanzo Una vita sottile, seguito da Color lucciola (2001) e Arrivano i pagliacci (2002). Tra i suoi romanzi più fortunati, La zona cieca (2008) e Le luci nelle case degli altri (2010). Ha lavorato in radio e in tv. Trovava la geografia scolastica «ostile e macchinosa». Per questo ha scelto la geografia della scrittura, più libera e creativa.
Raffaele La Capria è nato a Napoli nel 1922. Ha esordito con il romanzo Un giorno d’impazienza (1952). Nel 1961 ha vinto il premio Strega con Ferito a morte. Le sue opere sono raccolte nella collana «I Meridiani» Mondadori. Di recente ha pubblicato L’estro quotidiano (2005), L’amorosa inchiesta (2006), Guappo e altri animali (2007) e Doppio misto (2012). «Non è stato un cercatore d’oro in Alaska come London, non ha dato la caccia alle balene come Melville, non ha attraversato un tifone come Conrad», come dice in una divertente pagina autobiografica, ma sa che il viaggio più avventuroso si può compierlo anche dentro casa. O appena fuori.
Dacia Maraini è nata a Fiesole (Firenze). Ha esordito nel 1962 con il romanzo La vacanza, seguito nel 1963 da L’età del malessere (Premio Internazionale Formentor). Tra i suoi libri di successo, Memorie di una ladra (1973), a cui è ispirato il film Teresa la ladra con Monica Vitti, Donna in guerra (1975), Isolina (1985), La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990, Premio Campiello) da cui è stato tratto il film Marianna Ucrìa di Roberto Faenza, Voci (1994), Dolce per sé (1997), Buio (1999, Premio Strega), La nave per Kobe (2001), Colomba (2004), Il treno dell’ultima notte (2008), L’amore rubato (2012). I suoi libri sono tradotti in oltre venti lingue. Quando viaggia, è abituata a portare con sé una valigia di libri.
Franco Marcoaldi è nato a Roma nel 1955. È cresciuto a Vicenza e si è laureato a Milano. Ha pubblicato tra l’altro: A mosca cieca (1992), con cui ha vinto il Premio Viareggio, Celibi al limbo (1995), Amore non Amore (1997), Benjaminowo. Padre e figlio (2004) e Animali in versi (2006), La trappola (2012). Collabora con «la Repubblica». Ha imparato da Fosco Maraini, amico e maestro, a viaggiare «oltre il muro delle idee».
Melania G. Mazzucco è nata a Roma. Il suo romanzo d’esordio, Il bacio della medusa (1996), finalista al premio Strega e al premio Viareggio, è stato tradotto in numerosi paesi. Ha pubblicato inoltre i romanzi La camera di Baltus (1998), Lei così amata (2000), Vita (2003, Premio Strega), Un giorno perfetto (2005), La lunga attesa dell’angelo (2008), Limbo (2012). Da bambina puntava il dito sull’atlante sognando le meraviglie di Baghdad.
Romana Petri è nata a Roma. Scrittrice e traduttrice, ha esordito con Il gambero blu e altri racconti (1990). Tra i suoi libri: Alle Case Venie (1997), I padri degli altri (1999), La donna delle Azzorre (2001), Dagoberto Babilonio, un destino (2002), Ovunque io sia (2008), Ti spiego (2010), Figli dello stesso padre (2013, finalista premio Strega). Vive tra Roma e Lisbona, catturata dal fascino «saudadoso» del Portogallo.
Sandra Petrignani è nata a Piacenza e vive a Roma. Tra i suoi libri: Navigazioni di Circe (1987), Il catalogo dei giocattoli (1988), Come cadono i fulmini (1991), Vecchi (1994). Nel 2002 ha pubblicato La scrittrice abita qui, finalista al Premio Strega, nel 2004 il romanzo Care presenze e nel 2012 Addio a Roma. «A volte – dice – salire su un treno o su un aereo aiuta a salvarsi. A non fossilizzarsi da vivi, soprattutto a non di...