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Informazioni sul libro
Le virtù e i vizi della politica sono sempre gli stessi. Viroli chiede l'avviso di Machiavelli sulle nostre vicende e gli domanda, in base alle sue opere ben scandagliate, una bussola per navigare nelle tempeste attuali. Stefano Folli, "Il Sole 24 Ore"Per un alfiere del repubblicanesimo come Viroli, la diagnosi sull'attuale politica italiana è scontata. Meno ovvio, invece, è il richiamo a un autore come Machiavelli per trovare soluzioni ad alcuni problemi che affliggono la democrazia contemporanea. In quest'ottica il volume, ricco di consigli concreti per la formazione di un consapevole e maturo giudizio politico, costituisce un breviario per i cittadini di fronte alla crisi del sistema rappresentativo e alla degenerazione dei partiti. Carlo Altini, "il manifesto"
Domande frequenti
Informazioni
Edizione digitale: aprile 2014
Indice dei contenuti
- Premessa. Perché chiedere consiglio proprio a Niccolò Machiavelli?
- I. Prendere il manco tristo per buono
- II. Giudica alle mani, non agli occhi
- III. Le corti sono piene [di adulatori], perché gli uomini si compiacciono tanto nelle cose lor proprie, e in modo vi s’ingannano, che con difficultà si difendono da questa peste
- IV. Una republica bene ordinata debbe aprire le vie a chi cerca favori per vie publiche, e chiuderle a chi li cerca per vie private
- V. Per la povertà non ti era impedita la via a qualunque grado ed a qualunque onore, e come e’ si andava a trovare la virtù in qualunque casa l’abitasse
- VI. Se mai i Romani non avessono prolungati i magistrati e gli imperii [...], sarebbono ancora più tardi venuti nella servitù
- VII. ‘Un principe che può fare ciò ch’ei vuole, è pazzo’, un popolo ‘che può fare ciò che vuole, non è savio’
- VIII. L’ambasciatore deve più di ogni altra cosa ‘acquistarsi reputazione’ mostrando con il proprio comportamento di essere ‘uomo da bene’, generoso, integro, ‘non avaro e doppio’
- IX. Amare la pace e saper fare la guerra
- X. Andate ad morire con cotesti danari, poiché voi non havete voluto vivere sanza epsi
- XI. È meglio fare e poi pentirsi che non fare e poi pentirsi
- XII. Studia, fa bene, impara: se tu ti aiuterai, ciascuno ti aiuterà
- XIII. Come gli buoni costumi, per mantenersi, hanno bisogno delle leggi; così le leggi, per osservarsi, hanno bisogno de’ buoni costumi
- XIV. È necessario imparare a poter essere non buono
- XV. La cagione della trista e della buona fortuna degli uomini è riscontrare il modo del procedere suo con i tempi
- XVI. Era questo ordine buono, quando i cittadini erano buoni ... ma diventati i cittadini cattivi, diventò tale ordine pessimo
- XVII. Amo la mia patria più dell’anima
- XVIII. Non si deve adunque lasciar passare questa occasione, acciocché la Italia vegga dopo tanto tempo apparire un suo redentore
- Per ulteriori consigli