Costruiremo insieme qualcosa di grande
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Costruiremo insieme qualcosa di grande

10 semplici passi per vivere un amore puro

  1. 144 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Costruiremo insieme qualcosa di grande

10 semplici passi per vivere un amore puro

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Informazioni sul libro

Ci vuole coraggio per sorridere, sì, e più la vita ci mette alla prova, più abbiamo bisogno di coraggio e di forza per alzarci dal letto ogni mattina e combattere per le persone a cui vogliamo bene; soprattutto se vediamo intorno a noi solo "maestri" di vita che dicono di volerci insegnare come stare al mondo e perfino come amare.

Per alcuni è normale che sia difficile, se non addirittura impossibile, anche solo pensare di sorridere. C'è chi ha dovuto dire addio a persone importanti della propria vita, che hanno lasciato un vuoto incolmabile; c'è chi ha perso tutto e chi si è visto portare via gli sforzi di un'intera esistenza. Ma rinascere e far rinascere è possibile: serve l'amore. Perché da soli non siamo in grado di affrontare la vita e i problemi che si porta dietro e che troppo spesso ci sembrano più grandi di noi. Anche quando pensiamo di farcela, veniamo sopraffatti e finiamo per legarci alle persone sbagliate.

Questo libro è un percorso di condivisione in dieci semplici passi che vi aiuteranno, capitolo dopo capitolo, consiglio dopo consiglio, a ritrovare la voglia e la piena consapevolezza per cercare la persona giusta, l'amore vero, quello che fa battere il cuore e carezza l'anima. Infatti, anche a costo di scottarci e di dover affrontare qualche delusione, non dobbiamo mai abbandonare la speranza di trovare quel sentimento puro che fa sorridere la nostra vita e il mondo intero.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2022
ISBN
9788835717447
1

Abbiate il coraggio di sorridere insieme!

Ci vuole coraggio per sorridere, sì, e più si avanza con l’età e con la conoscenza della vita, più si ha bisogno di coraggio e di forza per alzarsi dal letto ogni mattina e combattere per noi e per quelli a cui vogliamo bene, soprattutto se vediamo intorno a noi solo “maestri” di vita... Che nervi! Tuttavia credo che ne valga sempre la pena, non solo per noi ma anche per la persona che vive al nostro fianco. Lo so che a volte vi sembra di non sopportarla, ma ricordate che se ci state insieme significa che vi ha dato molto. Io penso che non ci sia cosa più bella di condividere le gioie e i dolori con chi ci ama e ci sostiene in ogni cosa che facciamo.
La mattina, appena ci svegliamo, prendiamoci un po’ di tempo. Restiamo a letto cinque minuti in più. Basta poco per prepararci alle battaglie della giornata. Magari accarezziamo il nostro partner, diamogli attenzione e facciamogli capire quanto lo amiamo in modo da infondergli carica e fargli affrontare la giornata nel modo migliore.
Per alcuni è difficile, se non addirittura impossibile, anche solo pensare di sorridere. C’è chi ha dovuto dire addio a persone importanti della propria vita, che hanno lasciato un vuoto incolmabile; c’è chi si è fatto sopraffare da qualche vizio che l’ha portato alla rovina, chi dopo un incidente si vede costretto in ospedale e tanto altro. Non abbiate paura! Vi dico che rinascere e far rinascere è possibile e non è nemmeno così difficile come si crede, se entra in gioco l’amore. So che cosa significa soffrire per la mancanza di una persona importante e che cosa significa avere paura che chi si ama se ne possa andare. Purtroppo da soli non siamo in grado di affrontare queste situazioni più grandi di noi; anche se pensiamo di farcela, quando ci capitano veniamo sopraffatti e ci leghiamo alle persone sbagliate. Ecco perché io consiglio di innamorarsi nei momenti “facili”, per trarne beneficio nei momenti “difficili” della vita. E, no, non è una questione di coraggio o di convenienza, ma di intelligenza.
Vi confesso che anch’io, dopo ben sei anni dalla morte di mio zio, ogni tanto mi faccio prendere dalla tristezza. Per la velocità con la quale se n’è andato, per la modalità e perché non ho avuto tempo né modo di stringerlo in un ultimo abbraccio. Penso però a tutti quelli che in questo momento storico (perché un giorno del Covid-19 se ne parlerà nei libri di storia) hanno perso un familiare e lo hanno dovuto lasciar morire da solo, senza potergli dire nemmeno quanto gli volessero bene. Spero non sappiate mai che cos’è e che non sperimentiate mai il dolore della solitudine, che, credetemi, è il più forte e distruttivo che possa esistere. Quindi impariamo a prenderci cura di chi ci ama e soprattutto smettiamola di dare per scontato che le persone rimarranno sempre con noi.
Mi sento fortunato perché mio zio il giorno prima di morire riuscì a esprimermi tutto il suo affetto, mentre a tante altre persone prima che si spegnessero nessuno glielo ha potuto dire. Avevo letto la tristezza della solitudine negli occhi della mia maestra; aveva lo stesso sguardo di mio zio, che, nonostante vivesse con la mia famiglia e fosse sempre stato trattato nel migliore dei modi, si era sentito solo per tutta la vita. Spesso aveva paura che l’abbandonassimo e per questo litigava con mia madre e portava scompiglio in famiglia. Noi non l’avremmo mai lasciato solo, e sono contento che lo abbia capito, anche se forse un po’ tardi. Mio padre, nonostante i continui litigi, non lo ha mai cacciato di casa e non si è mai nemmeno permesso di dirgli “Vai via” una sola volta. Credo di aver ereditato l’empatia proprio da mio padre, solo che lui, a differenza di me, opera senza sapere di averla.
Penso spesso alle persone che lottano per la vita, soprattutto quando sento passare le ambulanze nella mia strada, e adesso che sono chiuso in casa perché il mio paese è stato dichiarato zona rossa capisco quant’è bello uscire a prendere una boccata d’aria piuttosto che stare rintanati e nutrirsi del proprio dolore.
È passato del tempo dalla scomparsa di mio zio, eppure quando penso a lui vedo ancora i suoi occhi pieni di paura. La mattina prima che morisse, quando mi recai in ospedale, voleva facessi qualcosa... Ma che cosa avrei potuto fare? Sono cose che segnano e fanno stare male, però so che adesso è vicino a Dio e sicuramente insieme a Lui starà progettando qualcosa di grande affinché la mia vita non venga vissuta invano. È questo che chiedo sempre: “Vorrei che la mia vita potesse servire d’esempio a chi mi legge o mi conosce”. E per questo quando mi approccio alle persone sorrido, sempre. Non ho bisogno di soldi, di essere riconosciuto per strada o di diventare famoso. Non ho bisogno di andare in vacanza a Ibiza, di salire su uno yacht o di possedere qualcosa di costoso. Ho bisogno solo di vedere le persone felici. Ho bisogno di portare loro il vero Amore e di far capire che ci sono tante ragioni per essere felici in due, anche se siamo accecati dalla superficialità. In alcune situazioni se non fosse stato per le mie ex fidanzate non avrei saputo come fare e per questo a loro vorrò sempre bene (e spero che il sentimento sia reciproco).
La colpa non è nostra ma del mondo che vuole farci stare male e non vuole vederci felici. In realtà il mondo non è felice, e in una società basata sul consumismo conviene far credere che la vita non è degna di essere vissuta e che si sta meglio da soli a soffrire piuttosto che in coppia. Non sto dicendo che da soli non si può essere felici, ma che prima o poi la persona arriva e bisogna accoglierla per essere felici cento volte tanto. Ragazzi e ragazze, la vita è il dono più grande e bello che ci potesse capitare! Certo, è piena di problemi, ma dovremmo imparare a guardare questi impedimenti dall’alto e non più dal basso finendo nell’add to cart.
Nonostante tutte le cose belle che Dio ci ha donato, sono davvero pochi quelli che vivono con il sorriso sulle labbra, e questo per molti motivi. Perché si perseguono strade sbagliate, perché si è poco spirituali e si pensa piuttosto a ciò che è materiale, un po’ perché è diffusa l’idea che l’uomo è stato creato per fregare gli altri, e anche perché le grandi aziende mirano a colpire il consumatore per intristirlo (si è visto, infatti, che quando si è tristi si spende di più per allontanare il dolore)... Insomma, per tutto ciò si passa una vita sul chi va là, ma sinceramente... che palle!
Andiamo in palestra per ore e seguiamo un’alimentazione bilanciata per curare il nostro corpo e mostrarlo sui social con fierezza, eppure non troviamo spazio nella giornata da dedicare alla nostra anima. Vi siete chiesti come mai? Forse perché la spiritualità non si può mostrare sui social? Perché al mondo d’oggi se dici di credere in Dio vieni schernito o aggredito? Non sono qui per giudicare, non sono nessuno per redarguire, sto solo portandovi la mia esperienza, quella di uno che dalla morte è ritornato alla vita. Non sarebbe più bello allenarsi per piacere a una sola persona? Non sarebbe più bello allenarsi insieme a quella persona e subito dopo tornare a casa e fare l’amore? Dai, non ditemi che non vorreste un rapporto così!
Fino a quando ho pensato e agito da solo ho fatto soltanto scemenze e ho quasi rischiato di morire. Mi sono ripreso quando ho ricominciato ad avere fiducia negli altri e quando ho imparato a considerarli non per ciò che hanno ma per ciò che sono. Per fortuna ho avuto il coraggio di cambiare! È importante ascoltare chi ci vuole bene, perché molto spesso viviamo con le fette di prosciutto sugli occhi e non ci accorgiamo che stiamo per farci del male.
Ora fermatevi a pensare a quand’è stata l’ultima volta che avete dedicato tempo alla vostra anima. Sono certo che la maggior parte di voi nemmeno se lo ricorda. Proteggiamo il nostro involucro e, come fosse un mobile antico, lo cospargiamo di creme costose per preservarne la bellezza, ma poi se vediamo un mendicante per strada che avrebbe bisogno di noi ci giriamo dall’altra parte. Anzi, in questo periodo lo evitiamo proprio, perché con la pandemia la paura è aumentata. Spendiamo tanto per andare in vacanza per “staccare la spina” e non doniamo quei 50 centesimi a chi, più che di staccare, avrebbe bisogno di attaccare la spina in una casa – che forse non ha – per sentire un po’ di calore, ma che di soldi per farlo non ne ha. Ricordiamoci che il fatto che non siamo noi a mendicare per strada e a metterci sotto i piedi la dignità per dare da mangiare ai nostri figli è solo un caso. È solo un caso se non siamo nati in Africa e non abbiamo la pelle un po’ più scura. Eppure crediamo di essere migliori, evitiamo i meno fortunati, ci giriamo dall’altra parte e poi diciamo che l’amore non esiste più.
Non so se ci avete fatto caso, ma chi non ha niente ha sempre il sorriso sulle labbra, mentre noi, che abbiamo tutto, siamo sempre imbronciati. Sapete perché? Perché loro, anche se non hanno un soldo bucato, hanno ciò che davvero conta: l’amore di una famiglia! Eppure, nonostante il loro sorriso, la loro serenità, noi dimostriamo una totale, continua e ripetuta indifferenza nei loro confronti. Perché? Non sto dicendo che curare il proprio corpo sia sbagliato, anzi, ma dipende dal motivo per cui lo si fa. Solo per andare in vacanza d’estate e sfoggiare gli addominali? Per andare a letto con più persone possibili? A me sembra controproducente, visto che la felicità si trova solo amando. Anche perché si rischia di non darsi il giusto valore, considerando che, nella maggior parte dei casi, chi ottiene una cosa subito poi la disprezza. Attenzione, perché soprattutto gli uomini fanno questo tipo di ragionamento.
E poi, ragazzi e ragazze, ricordate che ciò che viene inviato in chat privata o postato sui social resterà per sempre! Se postiamo una foto un po’ particolare su un social o inviamo un video in atteggiamenti piuttosto equivoci, ci sarà sicuramente qualcuno che farà lo screen e divulgherà l’immagine a nostra insaputa, e, anche se cancelliamo il file o vorremmo che sparisse, dopo diventerà difficile trovare una persona disposta ad amarci. Qualcuno si è tolto la vita per cose del genere. Quindi, per favore, riflettete!
Se si va in palestra perché ci è imposto dal nostro lui o dalla nostra lei non va bene, perché non ne capiremo il senso. Parliamo con i nostri partner, il dialogo è tanto importante. Bisogna tenere il fisico tonico per se stessi, per piacersi, per piacere al proprio partner e per vivere nel modo più sano possibile per preservarsi dalle malattie. Lo stesso discorso andrebbe fatto per la mente e l’anima: per esempio leggere un buon libro prima di andare a dormire o quando si ha un po’ di tempo, pregare e ringraziare Dio per tutto ciò che ci ha dato – in primis per la persona che ci ama –, aiutare gli altri a essere felici, anche più di noi stessi. Che cosa difficile vi chiedo: volere il bene dell’altro più del proprio! Eppure io vivo così e sono felicissimo.
Sono tante le cose che potremmo fare e che potrebbero portarci dei benefici, eppure ci limitiamo a ripetere gesti che copiamo da altri – e, senza accorgercene, ci omologhiamo a loro –, abbiamo i tarli dentro che ci procurano dolore, abbiamo paure sopite e mai affrontate... e la superficialità del mondo di oggi ci bombarda continuamente con messaggi che alludono al sesso. Tutto ciò ci mette davvero al tappeto!
Penso che attualmente si stia confondendo il sesso con l’amore. Vedo ragazzi e ragazze che stanno tre o quattro mesi con qualcuno, gli si concedono immediatamente e poi si separano. Sembrava fosse amore e invece, puff, non lo si ama più. Infatti, nel 90 per cento dei casi quella era solo un’infatuazione dettata dalla voglia di possedere o di farsi possedere. Ma questo non è amore! Il vero Amore non finisce mai e non si basa sul sesso o sul possesso! Confondere un’infatuazione con l’amore sta distruggendo tante vite. Ormai viviamo nell’era del porno, che si sta imponendo nel nostro mondo e che pian piano ci sta plasmando, togliendoci dal cuore il “voler amare” e sostituendolo con il “voler godere”. Ci sono persone che si rapportano con altre e che le giudicano solo da come si presentano e da come praticano il sesso. Persone che sono capaci di scindere il corpo dalla mente e dallo spirito per tradire i propri partner e godere per qualche ora in una stanza di hotel o in un parcheggio. Si fanno rivedere solo se si sono divertite... e fino a quando non si stancano. Ma se continuiamo a basare la nostra vita sulle bugie o a non insegnare come si ama, come possiamo sperare di vivere una vita felice?
Dovremmo capire che ognuno di noi è un educatore. Questo concetto potrebbe cambiarci la vita.
È scontato dirvi che già in tenera età si guardano i porno, un genere di film che negli ultimi anni sta fatturando miliardi di euro e che a nostra insaputa non fa altro che mercificare l’atto più bello e dolce che due persone che si amano possono compiere: l’unione di due anime in una sola carne.
Credo che il problema sia proprio questo: più il mondo porno fattura, più si pubblicizza, più il pubblico cresce. E più il pubblico cresce più il cinema fattura. È un cane che si morde la coda, e a rimetterci sono l’amore e le persone di cuore. Sì, perché quando capita di vivere una storiella tra persone che vogliono solo sesso o che vivono per l’infatuazione del momento diciamo che, tralasciando l’aspetto spirituale, potrebbe essere tutto a posto: non si sta facendo del male a nessuno... se non a se stessi. Ma se una delle due ci mette il cuore, perché magari in quel momento della sua vita ha bisogno di amore e di protezione e si lega all’altro con tutta se stessa, quando viene abbandonata è come se la uccidessero.
Adesso direte che sono pesante, ma io credo davvero che pensare bene prima di agire e soppesare le proprie tentazioni sia la scelta giusta per chi vuole vivere una vita di coppia felice. Se ci si abitua a vivere di sesso, difficilmente si riesce poi a vivere di amore quando si è in coppia. Se si riflettesse sulle conseguenze, si potrebbe evitare tanto dolore.
Il discorso ovviamente vale per il sesso così come per tutto ciò che noi trasformiamo in ossessione. Pensate a quanto male si potrebbe evitare se si riflettesse prima di premere quel maledetto bottone della slot, prima di tradire o dare uno schiaffo alla propria compagna, prima di dire di sì all’amico che ci propone un grammo o di affogare i problemi in un bicchiere di vino o di superalcolico.
Oggi si vive mettendo al primo posto il piacere: abbiamo sostituito “Ti amo” con “Che cosa faccio di male?”.
Che cosa faccio di male se gioco 10 euro ogni tanto?
Che cosa faccio di male se mi fumo una canna?
Che cosa faccio di male se per una volta tradisco?
Che cosa faccio di male se una sera mi ubriaco?
Che cosa faccio di male?
Tralasciando droga, alcol e tradimento, se tu avessi la forza di difenderti da questi agguati della vita, in effetti, non staresti facendo nulla di male. Ma essendo fatto di carne e sapendo che la carne è debole, dovresti capire che in realtà quel dichiarare “non faccio nulla di male” in modo reiterato porta a fare del male a te e alla tua famiglia. Ho visto centinaia di coppie rovinate da vizi che non avrebbero dovuto intaccare minimamente il loro rapporto; ma una persona che si è giocata lo stipendio torna a casa sicuramente nervosa e se la prende con chiunque, compresi i propri familiari; chi è ubriaco o fa uso smodato di alcol molto spesso è violento; chi tradisce non dà che freddezza al proprio o alla propria partner e ha sempre da ridire su tutto ciò che lui o lei fa o è, scuse banali che provengono da una cattiva gestione del rapporto e dalla mancanza di sincerità. Stai sottovalutando le armi che il mondo usa contro di te, contro la tua felicità e contro la tua famiglia per distruggere ciò che con tanto sforzo hai creato e l’amore che finora avevate coltivato.
Dovremmo fermarci a ricordare come eravamo da bambini e quello che desideravamo diventare da grandi, e poi guardare che cosa siamo ora. Un tempo molti di noi davano la colpa ai genitori del malessere che vivevano, ma poi, crescendo, sono diventati esattamente come loro. Prendere esempio dai propri genitori penso sia molto facile. Ma adesso diamo tutti la colpa alla vita perché non sappiamo ammettere i nostri errori.
Questa sarà la millesima volta che lo ripeto: il sesso senza amore fa male a noi e agli altri. Lo ripeto nonostante sappia che alcuni di voi sono in disaccordo con il mio pensiero. Abbiamo bisogni fisiologici, va bene, ma non siamo animali, siamo dotati di intelligenza superiore rispetto a tutte le altre creature della Terra e in più abbiamo ricevuto un libro, che è il più venduto al mondo, dove c’è scritto come vivere e che cosa evitare per amare ed essere felici, ma non lo consultiamo perché ci scoccia e crediamo di cavarcela benissimo da soli. La conseguenza è che combiniamo solo guai e ci chiediamo dov’è Dio. Ma se non ci si domanda che cos’è giusto e si agisce solo per i propri interessi, come si può sperare di ascoltare e riconoscere i segni che ci manda il Signore? Se Dio ci invia un segnale e noi siamo ubriachi in discoteca con la musica a palla nelle orecchie, o siamo davanti a una slot che con le sue luci e i suoi colori ci ipnotizza, saremo capaci di avvertire quel segnale? Se Dio ci invia la persona per la vita e noi, anche se la accogliamo, siamo distratti da rapporti occasionali e la perdiamo, la colpa è nostra o dell’amore?
Fateci caso, stiamo diventando, piano piano, fotocopie l’uno dell’altro. Tutti a seguire gli influencer che a loro volta seguono altri influencer. Tutti a desiderare una vita perfetta e senza alcun difetto, tutti a cercare in ogni modo soldi e successo, anche a costo di vendere la propria intimità per pochi euro. A me non piace giudicare le scelte degli altri, e quando lo faccio mi sento in d...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Costruiremo insieme qualcosa di grande
  4. 1. Abbiate il coraggio di sorridere insieme!
  5. 2. La differenza tra amare e possedere
  6. 3. Siamo tutti bravi ad amare?
  7. 4. Mettiamo in atto la rivoluzione!
  8. 5. Solo chi è libero è davvero capace di amare
  9. 6. Dovremmo insegnare ai ragazzi a fare l’amore, più che pensare al sesso
  10. 7. Combattiamo l’idea comune di tristezza
  11. 8. Scegli noi!
  12. 9. Fate esperienza della pace
  13. 10. Guardiamo l’amore con gli occhi del cuore
  14. Ringraziamenti
  15. Copyright