Storie della fantascienza Volume IV, 1954-1958
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Storie della fantascienza Volume IV, 1954-1958

  1. 996 pagine
  2. Italian
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Storie della fantascienza Volume IV, 1954-1958

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In questo volume sono riunite alcune delle più belle storie di fantascienza scritte nel Novecento, ordinate anno per anno, mese per mese, e introdotte da una premessa di Isaac Asimov. Racconti che possono essere considerati oggi non solo caposaldi del genere, ma veri classici della letteratura. Narrazioni che, immaginando tempi e luoghi lontanissimi, ci parlano del nostro mondo presente. Questo quarto volume raccoglie storie pubblicate tra il 1954 e il 1958.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2022
ISBN
9788835717898
Argomento
Letteratura
Categoria
Fantascienza

1955

Introduzione

Nel mondo al di fuori della realtà il cambiamento era nell’aria: il sistema di trasporti in autobus venne boicottato dai cittadini neri, facendo di questo il primo risonante squillo del movimento per i diritti civili in America. Winston Churchill diede le dimissioni da primo ministro della Gran Bretagna in favore di Anthony Eden; Juan Perón lasciò la presidenza dell’Argentina. Negli Stati Uniti il presidente Eisenhower ebbe un grave attacco cardiaco ma sopravvisse, portando a termine il suo secondo mandato.
La Germania, un decennio prima mortale nemica dell’Europa e del Nordamerica, si unì alla NATO lo stesso anno in cui l’Unione Sovietica decise finalmente e formalmente che la guerra con la Germania era terminata. Bulganin sostituì Malenkov come primo ministro dell’URSS, mentre continuava la lotta di successione a Stalin. La AFL (il sindacato, non la lega del football di amata memoria) e la CIO si fusero, formando in tal modo una voce poderosa per i lavoratori e le lavoratrici d’America, mentre l’aviazione militare degli Stati Uniti ottenne finalmente una propria accademia così da poter rivaleggiare con quelle dell’esercito e della marina.
I tamburi della guerra incombente si facevano più forti man mano che gli incidenti di frontiera diventavano più frequenti lungo il confine israeliano con l’Egitto e la Giordania.
Durante il 1955 Mackinlay Kantor pubblicò il romanzo Andersonville, che si aggiudicò il premio Pulitzer. Salvador Dalì dipinse L’Ultima Cena, l’opera di Prokofiev L’angelo di fuoco debuttò a Venezia, la struttura molecolare dell’insulina venne scoperta da Frederick Sanger, e Sugar Ray Robinson vinse il campionato mondiale dei pesi medi. Il prodotto nazionale lordo degli Stati Uniti si spinse quasi a sfiorare i quattrocento miliardi di dollari.
L’elenco delle più belle canzoni del 1955 comprendeva: Whatever Lola Wants; The Yellow Rose of Texas; The Ballad of Davy Crockett; Love Is a Many Splendored Thing; Sixteen Tons, di Tennessee Ernie Ford, che mostrava una forte coscienza della lotta di classe; e la famosissima Rock Around the Clock, il colpo d’avvio della rivoluzione del rock. Nuovi importanti romanzi nel mondo al di fuori della realtà furono: Marjorie Morningstar. Sotto una coperta di stelle, di Herman Wouk; L’americano tranquillo, di Graham Greene; Lolita, di Vladimir Nabokov; Ten North Frederick, di John O’Hara; e L’uomo dal vestito grigio, di Sloan Wilson.
L’Ohio State sconfisse il Southern Cal vincendo il Rose Bowl, mentre Dorothy Hodgkin elaborava la struttura chimica della vitamina B12. Silk Stockings, di Cole Porter, e Damn Yankees, di Adler e Ross, furono i musical di successo a Broadway in quell’anno. Walter Lippman pubblicò il suo influente The Public Philosophy nel 1955 quando la televisione commerciale arrivò in Gran Bretagna e l’Universal Copyright Convention venne accettata da molti Paesi, arricchendo innumerevoli scrittori.
Fu un buon anno per il teatro con il debutto di: Bus Stop, di William Inge; Testimone d’accusa, di Agatha Christie; Il balcone, di Jean Genet; e Uno sguardo dal ponte, di Arthur Miller. I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology svilupparono le ricerche sulle onde ad altissima frequenza (UHF) mentre l’elenco dei grandi film dell’anno comprendeva: La rosa tatuata; Rififi; Sorrisi di una notte d’estate, di Ingmar Bergman; Riccardo III; Quando la moglie è in vacanza; e, naturalmente, Marty, vita di un timido. La Ventiquattr’ore automobilistica di Le Mans registrò un tragico incidente con la morte di ottantadue spettatori.
La fantasia si trasformò in realtà quando i Brooklyn Dodgers vinsero finalmente le World Series sconfiggendo gli Yankees per 4 a 3, coronando una stagione che vide Martin H. Greenberg assistere a cinquantasette partite casalinghe dei Dodgers.
E il futuro previsto dalla fantascienza incombeva sempre più vicino con gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica che progettavano di lanciare satelliti artificiali in occasione dell’imminente Anno Geofisico Internazionale, e la prima centrale nucleare cominciava a funzionare vicino a Shenectady, nello stato di New York.
La morte si portò via Albert Einstein, Charlie “Bird” Parker, Fernand Leger, Ortega y Gasset, James Agee, Cordell Hull, Arthur Honegger, Thomas Mann e Alexander Fleming.
Mel Brooks era Mel Brooks.
Nel mondo della realtà fu un altro anno eccellente, mentre l’esplosione dei tascabili prendeva piede e gli editori di libri in edizione rilegata cominciavano a rendersi conto che avrebbero potuto far soldi pubblicando volumi di fantascienza.
L’elenco dei libri di rilievo pubblicati nel 1955 comprendeva: La fine dell’eternità (The End of Eternity), di un tizio chiamato Isaac Asimov; Marziani, andate a casa! (Martians Go Home), di Fredric Brown; Il disco di fiamma (Solar Lottery), di Philip K. Dick; l’immortale Gli invasati (The Body Snatchers), di Jack Finney; Il grande slam della morte (Moonraker) di Ian Fleming, della serie di James Bond ma chiaramente un romanzo di fantascienza; Uomini nudi (The Inheritors), di William Golding, che più tardi avrebbe vinto il premio Nobel; The Bright Phoenix, dell’ingiustamente dimenticato Harold Mead; la serie Citizen in Space, di Robert Sheckley; The Girls from Planet 5, di Richard Wilson; I trasfigurati (The Chrysalids, edito negli Stati Uniti come Rebirth), di John Wyndham; Ritorno dall’infinito (Earthman Come Home), di James Blish; La città proibita (The Long Tomorrow), di Leigh Brackett; Questo mondo inespugnabile (This Fortress World), di James E. Gunn; e Il lastrico dell’inferno (Hell’s Pavement), di Damon Knight. Inoltre, Un cantico per Leibowitz (A Canticle for Leibowitz), il romanzo breve da cui fu tratto il romanzo dallo stesso titolo, di Walter Miller Jr, venne pubblicato nel «Magazine of Fantasy and Science Fiction» in aprile, e smg. “RAM” 2000, il primo romanzo di Frank Herbert (Under Pressure, pubblicato più tardi con il titolo The Dragon under the Sea), comparve a puntate su «Astounding».
Nel 1955 non tutte le notizie però furono buone, poiché parecchie delle riviste più famose nella storia del settore cessarono le pubblicazioni, comprese «Beyond, Fantastic Story Magazine», e tre altre la cui scomparsa fece davvero male e in un certo senso chiusero l’era dei pulp: «Planet Stories», «Startling Stories» e «Thrilling Wonder Stories». Riposino in pace.
Su una nota più felice, Larry Shaw iniziò a pubblicare «Infinity Science Fiction», un’eccellente rivista, destinata a pubblicare parecchie storie ragguardevoli nella sua breve vita.
Nel mondo reale, altre persone importanti intrapresero il loro viaggio inaugurale nella realtà: in settembre, G.C. Edmondson con Blessed Are the Meek, Philip E. High con The Statics e Henry Slesar con il suo primo racconto di fantascienza pubblicato su una rivista, The Brat; e, in ottobre, Stephen Tall con The Lights on Precipice Peak.
I film fantastici comprendevano: La conquista dello spazio, di B. Haskin; lo sciocco Banditi atomici, di E. Cahn; Devil Girl from Mars, di D. MacDonald (uno dei peggiori film di tutti i tempi); l’elegante Il mostro dei mari, di B.I. Gordon; il seguito, purtroppo assai inferiore, de Il mostro della laguna nera; La vendetta del mostro, entrambi di Jack Arnold; Tarantola, sempre di Jack Arnold, una delle migliori pellicole degli anni Cinquanta sugli insetti giganti; e il notevole e memorabile Il cittadino dello spazio, di J. Newman.
La Famiglia si riunì a Cleveland per la tredicesima World Science Fiction Convention (la Clevention), con Isaac Asimov, trentacinquenne, ospite d’onore; la convention vide i premi Hugo diventare un avvenimento annuale. Questa la lista dei vincitori: La macchina dell’eternità (They’d Rather Be Right), di Mark Clifton e Frank Riley (apparso a puntate su «Astounding» quello stesso anno) come miglior romanzo; The Darfsteller, di Walter M. Miller Jr, come miglior romanzo breve; Sarchiapone (Allamagoosa), di Eric Frank Russell, come miglior racconto; «Astounding Science Fiction» come miglior rivista professionale; Frank Kelly Freas come miglior illustratore professionista. Altri punti salienti del 1955 furono la costituzione del Trans-Atlantic Fan Fund (TAFF) per sopperire alle spese di viaggio e di soggiorno negli Stati Uniti, come ospite del Congresso americano, di un fan europeo nel periodo della convention mondiale; oggi la formula vale anche per fan americani o di altri Paesi nel caso in cui la convention non si svolga negli Stati Uniti, e vi si sono affiancate altre iniziative analoghe come il TOFF (Trans-Oceanic Fan Fund) che opera tra le due sponde del Pacifico, o anche per far partecipare a una convention un singolo personaggio, senza votazione preventiva, come accadde nel 1975 con Bob Shaw che fu ospite in veste di fan e non di scrittore professionista alla convention di Melbourne in Australia; e la prima comparsa dell’influente rivista «Void», curata da due fratelli di nome Benford.
La morte si portò via Bryan Berry.
Torniamo a quell’onorato anno 1955 e godiamoci le migliori storie che il mondo reale ci ha lasciato in eredità.

Il tunnel sotto il mondo

di Frederik Pohl
(1919-2013)
Il 1955 è stato un anno importante e produttivo per Frederik Pohl, un anno che vide la pubblicazione in libro di due suoi romanzi scritti in collaborazione, Gladiatore in legge (Gladiator-at-Law), prodotto in coppia con C.M. Kornbluth, e Rischio di vita (Preferred Risk), realizzato con Lester del Rey, quest’ultimo scritto in gran fretta come “vincitore” di un concorso indetto da «Galaxy» per il miglior primo romanzo, che purtroppo non aveva visto arrivare nessun manoscritto accettabile, e pubblicato sotto lo pseudonimo di Edson McCann. In più, il romanzo non fantascientifico A Town Is Drowning, scritto anch’esso insieme a Kornbluth, vide pure la pubblicazione, insieme con almeno sette racconti brevi di science fiction, tra cui l’eccellente Le ragioni di Rafferty (Rafferty’s Reasons), che ha mancato per poco l’inclusione in questa serie di antologie.
Molti fra questi suoi lavori continuarono a focalizzarsi sul processo di produzione-e-consumo che catalizzò la sua preoccupazione in quegli anni e dominò le sue tematiche fra il 1950 e il 1960. Il tunnel sotto il mondo mi è sempre sembrato il racconto di fantascienza che ha detto la parola definitiva sull’argomento pubblicità, e la sua efficacia è grande ancora oggi come il giorno in cui è stato scritto, cent’anni fa. [M.H.G.]
Fred Pohl e io c’incontrammo quando eravamo entrambi adolescenti in quel di Brooklyn, entrambi appassionati di science fiction con l’aspirazione di diventare scrittori di fantascienza, ed entrambi ci trovammo a vivere in un mondo chiaramente sull’orlo della guerra con un Adolf Hitler che sembrava invincibile, pronto, a quanto pareva, a impadronirsi di ogni cosa. C’è qualcosa di strano nel fatto che Fred e io siamo coetanei. Stando ai certificati di nascita, lui è di qualche settimana più vecchio di me, ma siccome la mia data di nascita (a dispetto del certificato) è un po’ incerta, io potrei anche essere di qualche settimana più vecchio di lui.
Comunque sia, siamo sempre stati amici, per tutto quest’ultimo mezzo secolo o quasi. L’ultima volta l’ho visto il 15 novembre 1986, quando la Philadelphia Science Fiction Convention ha celebrato il cinquantesimo anniversario del suo primo incontro intercittà (al quale Fred ha assistito). Lui e io, con mio grande piacere, siamo stati ospiti d’onore e abbiamo scritto cose assai graziose l’uno a proposito dell’altro, sul libro ricordi della convention. Quel 15 novembre abbiamo pranzato insieme. Lui mi è sembrato solo di un niente più vecchio di quanto mi era apparso al nostro primo incontro. Io, naturalmente, sono rimasto identico.
D’altra parte, ho sempre avuto modo di constatare quanto siano durevoli e tenaci le amicizie nate nella fantascienza. [I.A.]
La mattina del 15 giugno, Guy Burckhardt si svegliò gridando da un sogno.
Era il sogno più realistico che avesse mai fatto in tutta la...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Storie della fantascienza
  4. Nota
  5. 1954
  6. 1955
  7. 1956
  8. 1957
  9. 1958
  10. Copyright