Navi, penne e cannoni

Linda Colley

• Editore: RIZZOLI
• Anno: 2022
• ISBN:
  9788831808347
• Argomento: Storia
• Categoria: Storia mondiale

Il Settecento non è stato solo il secolo delle rivoluzioni: proprio in quel periodo, infatti, gli Stati iniziarono a dotarsi delle prime costituzioni moderne. Carte nate sulla spinta di idee capaci di varcare i confini nazionali e diffondersi in tutto il mondo; documenti figli sia dei moti di rivendicazione popolare sia della necessità di legittimazione dei governanti, intenzionati a formalizzare il proprio potere sancendo diritti e doveri di cittadini e istituzioni. Ma quelle costituzioni furono anche molto altro, come ci mostra Linda Colley in questo saggio tanto ampio quanto originale. Studiosa affermata e saggista di talento, Colley delinea una storia globale delle carte costituzionali dal Settecento a oggi, sovvertendo alcune delle convinzioni più diffuse in materia: certo, la loro emanazione fu un passaggio fondamentale per molte epiche rivoluzioni (basti pensare a quella americana) e per l'affermazione dei diritti dei diseredati, ma si trasformò anche in uno strumento di violenta espansione imperialista, di espropriazione e di marginalizzazione sociale (soprattutto a discapito delle donne e delle persone di colore). E, in ogni caso, quelle costituzioni - testi in cui politica, ideologia, pragmatismo e letterarietà si mescolavano - furono sempre inestricabilmente legate alle guerre tra nazioni. Dall'innovativo Nakaz emanato da Caterina II di Russia al testo di James Africanus Beale Horton, visionario legislatore della Sierra Leone; dalla celebre carta dei padri fondatori degli Stati Uniti alla prima moderna costituzione islamica, opera dello statista-soldato tunisino Khayr al-D?n; dagli originali documenti elaborati in Corsica nel 1775 e in Giappone nel 1889 fino a quello promulgato nella minuscola Pitcairn, isola del Pacifico dove furono per la prima volta riconosciu- ti pieni diritti di cittadinanza alle donne: con autorevolezza e una straordinaria verve narrativa, Linda Colley ci guida alla scoperta di una grande storia fatta di personaggi affascinanti, eventi epocali e idee in grado di cambiare il mondo.

Note

Introduzione

1. FIDAN, GIRAY, The Turk Travelogue. Kang Youwei’s Journey to the Ottoman Empire, «Bilig», 76, 2016, pp. 227-243. Sull’ambiente ottomano, vedi ZÜRCHER, ERIK J., The Young Turk Revolution. Comparisons and Connections, «Middle Eastern Studies», 55, 2019, pp. 481-498.

2. WONG, AIDA Y., The Other Kang Youwei. Calligrapher, Art Activist, and Aesthetic Reformer in Modern China, Leiden 2016, p. 86.

3. BLACKSTONE, WILLIAM, The Great Charter and Charter of the Forest, Oxford 1759, p. i.

4. Per una classica esposizione di questa tesi, vedi PALMER, R.R., The Age of the Democratic Revolution. A Political History of Europe and America, 1760-1800, 2 voll., Princeton 1959-1964 (trad. it. L’era delle rivoluzioni democratiche, Rizzoli, Milano 1973). La costante influenza di quest’opera è ancora visibile nell’introduzione di ARMITAGE, DAVID – SUBRAHMANYAM, SANJAY (a cura di), The Age of Revolutions in Global Contexts, c. 1760-1840, New York 2010.

5. SKOCPOL, THEDA, States and Social Revolutions. A Comparative Analysis of France, Russia, and China, Cambridge 1979, p. 186 (trad. it. Stati e rivoluzioni sociali. Un’analisi comparata di Francia, Russia e Cina, il Mulino, Bologna 1981).

6. ROSER, MAX et al., Global deaths in conflicts since the year 1400, in ROSER, MAX, War and Peace, OurWorldinData.org, 2020 (consultabile all’indirizzo ourworldindata.org/war-and-peace). Ringrazio il professor Roser per avermi autorizzato a riprodurre questo grafico.

7. Il concetto di umbrella war («guerra generale») è del professor Jeremy Black.

8. Citazione tratta dal libro di queste conferenze: General Economic History, trad. ingl. di Frank H. Knight, London 1927, p. 325.

9. OSTERHAMMEL, JÜRGEN, The Transformation of the World. A Global History of the Nineteenth Century, Princeton 2014, pp. 118-119. Sulla trasformazione americana in un impero d’oltremare, vedi HOPKINS, A.G., American Empire. A Global History, Princeton 2018.

10. CONRAD, SEBASTIAN, Enlightenment in Global History. A Historiographical Critique, «American Historical Review», 117, 2012, pp. 999-1027, a p. 1027.

11. Vedi WONG, The Other Kang Youwei, cit.

1. Le molteplici traiettorie della guerra

1. Sul culto che circondò la figura di Paoli, vedi BELL, DAVID, Men on Horseback. The Power of Charisma in the Age of Revolutions, New York 2020, pp. 19-52; «Independent Chronicle», 16 ottobre 1770.

2. Gli studi migliori sono in francese: GRAZIANI, ANTOINE-MARIE, Pascal Paoli. Père de la patrie corse, Paris 2002 e VERGÉ-FRANCESCHI, MICHEL, Paoli. Un Corse des Lumières, Paris 2005; PAOLI, PASCAL, Correspondance. Édition critique établie par Antoine-Marie Graziani et Carlo Bitossi, 7 voll., Ajaccio 2003-2018, vol. I, pp. 84-91.

3. PAOLI, Correspondance, cit., vol. I, pp. 84-91.

4. In italiano nel testo. (N.d.T.)

5. Un’autorevole versione di questa costituzione si trova in PAOLI, Correspondance, cit., vol. I, pp. 222-247; per uno studio datato ma ancora prezioso, vedi CARRINGTON, DOROTHY, The Corsican Constitution of Pasquale Paoli (1755-1769), «English Historical Review», 88, 1973, pp. 481-503.

I brani citati sono tratti da Costituzione della Corsica [1755], Liberilibri, Macerata 2008. (N.d.T.)

6. CARRINGTON, The Corsican Constitution of Pasquale Paoli, cit., pp. 495-496, 500.

7. Vedi VERGÉ-FRANCESCHI, Paoli, cit., cap. 2; ETTORI, FERNAND, La formation intellectuelle de Pascal Paoli (1725-1755), in PAOLI, Correspondance, cit., vol. I, pp. 11-31.

8. PAOLI, Correspondance, cit., vol. II, pp. 136-138.

9. Ibidem.

10. PAOLI, Correspondance, cit., vol. I, p. 239.

11. GRAZIANI, Pascal Paoli, cit., p. 139.

12. Paoli fece il tentativo di costruire una forza navale. Vedi BOSWELL, JAMES, An Account of Corsica. The Journal of a Tour to That Island, and Memoirs of Pascal Paoli, a cura di James T. Boulton e T.O. McLoughlin, Oxford 2006, p. 30.

13. E pare che l’avesse capito. Vedi PAOLI, Correspondance, cit., vol. II, pp. 62-63.

14. Winston Churchill la descrisse in questo modo nel terzo volume della sua Storia dei popoli di lingua inglese. La Guerra dei sette anni non fu una guerra mondiale nel senso che vi fu coinvolta ogni regione del globo, ma ...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Frontespizio
• Navi, penne e cannoni
• Introduzione
• Parte prima – Dentro e fuori l’Europa
• Parte seconda – Dalla guerra alle rivoluzioni
• Parte terza – Nuovi mondi
• Epilogo
• Ringraziamenti
• Note
• Indice delle illustrazioni
• Copyright