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Informazioni sul libro
Dopo Mio fratello è figlio unico (ma ha molti follower) e Eppure il vento soffia ancora, Felice Di Lernia torna con un "viaggio al centro della famiglia", un "giro della famiglia in quaranta brani": intuizioni in presa diretta, pubbliche ammissioni, stralci di diario, trascrizioni di sogni, lettere che partono da un altrove assoluto, la vita privata dell'autore, e rimandano al sentire e al sapere di ciascuno e di ciascuna che legge, in una dinamica di rispecchiamenti nella quale è possibile perdersi. Con il suo registro autenticamente autobiografico, mai fine a se stesso, questo libro colmo di intimità si offre alla passione di molte e di molti per la riflessione sulla propria esistenza, tocca il sentire urgente di tante e di tanti, genera vortici di interrogativi, guardandosi bene dal risolverli.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Introduzione
- Non passa giorno
- Ci sono momenti
- Come fossi stato io
- Ciò che resta
- Sui treni di mio figlio
- Mai la roba, mai
- La ragazza del pullman
- Se le parole sono semi
- Frammenti di un discorso transitorio
- Ci vuole coraggio
- Abbassando, abbassando, abbassando gli occhi
- La mischia
- Sbagliare il rigore decisivo
- La mia materna nudità
- Il figlio muto
- Farsi carico
- Tieniti forte
- Troppo tardi
- Pane, pomodoro e tanto sacrificio
- Un padre e cento figli
- Airport Rieducational Channel
- Sarò come tu mi vuoi
- Rende possibile il pianto
- Il fascismo spiegato ai figli
- Di una maestrina e anche di mio padre
- Quanto male può fare una domanda?
- Quanto male può fare una risposta?
- Come Itaca, non esistere
- È qui, vicino a me
- Siete qui, vicino a me
- Lettere al figlio che parte
- L’epifania del figlio
- L’ultimo a partire
- Io, tu, Kobe Bryant e Roberto Vecchioni
- Il gigante è la bambina
- La distanza dentro di noi
- Ad occhi aperti
- Vivere per esistere
- Separarsi per esistere
- Posso chiudere la porta?