- 161 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
« Abilità da prestigiatore... Tuzzi è un maestro sofisticato, imprevedibile. »
«Il Corriere della Sera» - Ranieri Polese « Tuzzi continua a non sbagliare colpi e ci regala un altro magnifi co giallo, una sfolgorante miniatura letteraria. »
«Il Fatto Quotidiano» - Fabrizio D'Esposito « Elegante senza essere lezioso, erudito senza essere noioso. C'è ancora qualcuno davvero convinto che il giallo non possa essere ottima letteratura? »
IBS - Giampiero Cinque « Un mystery classicheggiante, dove il groviglio di rimandi, sospetti e deduzioni è nobilitato da un costante e vivo gusto per la parola. »
«la Repubblica» - Giuliano Aluffi Aprile 1926. Sul transatlantico Pamphylia Neron Vukcic onora una promessa fatta a sé stesso nel 1914: andare a vivere a New York, la Mela d'Oro del XX secolo. Ma è mai possibile che il delitto non lo segua mentre teso e diffidente naviga verso il Nuovo Mondo? Naturalmente no. E quando in una suite di prima classe Elizabeth Hillman, bella moglie del senatore James R. Hillman, viene sorpresa con la mano sul pugnale piantato nel cuore del banchiere, politico e collezionista Clifford M. Marshall, acerrimo avversario del marito all'interno del Grand Old Party, il capitano della nave deve procedere a un arresto che desta scalpore e scandalo. A Hillman e al fratello dell'accusata non resta che chiedere a Neron Vukcic di smascherare il vero assassino prima che il transatlantico giunga a New York.
Pigro e fedele alla propria pigrizia, Vukcic rifiuta. Ma un senatore e un miliardario americani posseggono argomenti sufficienti a vincere la più ostinata resistenza di un apolide immigrato. Così, con la prospettiva di un pronto rilascio della cittadinanza, di un pingue conto in banca e di una brownstone house affacciata su Gramercy Park, Neron Vukcic si mette al lavoro chiudendo il caso e, nello stesso tempo, la trilogia a lui dedicata.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Presentazione
- Frontespizio
- Pagina di Copyright
- Al vento dell’Oceano
- Nota dell’autore
- Chiedo: se non fosse stata stuprata
- Cresciuto a forti dosi di Eminenti Vittoriani
- Ebbene, sì, io festeggio sempre il 22 aprile
- Il fascino dell’Oriente? Peste e pidocchi
- Era lui, era chiaro, era lui il mostro
- Il progresso, foriero di benevole innovazioni
- Concentrato sul pâté di lepre al cognac
- Era bianco, era in arme, era morto
- Le luci si fecero sempre più basse, debolissime
- E io so chi è, aveva affermato minaccioso
- Come può, il cibo, parlare allo spirito?
- Indice
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