- 315 pagine
- Italian
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Colpa d'amore
Informazioni sul libro
« La donna più intelligente della sua epoca, capace di confliggere, attraverso il dono di una grazia urticante, con il durissimo velluto della società che la circonda. »
TTL - La Stampa - Mirella Appiotti « Ho letto tutti i libri di Elizabeth von Arnim... Straordinaria. »
Edmund de Waal, autore di Un'eredità di avorio e ambra « «Elizabeth von Arnim, ironica e crudele, distrugge qui allegramente gli uomini... per non parlare delle signore, poverine anche loro, allora come adesso». »
«la Repubblica» - Natalia Aspesi « Se entri nel mondo di Elizabeth von Arnim non lo lasci più». »
Natalia Rancati, «Elle» « «Cattiva, spiritosa, anticonvenzionale, lungimirante, Elizabeth von Arnim racconta con verve e un acuto occhio sociale i tic e i tabù della buona società». »
Irene Bignardi, «Vanity Fair» « Irresistibile per humour, sottigliezza psicologica, fini descrizioni d'ambiente. »
Corriere della Sera - Serena Zoli « «Di incantevole, come sempre, ci sono i personaggi. Ma niente enfasi, mai: la vita non sarà mai una faccenda così seria da farne un dramma». »
«Panorama» - Daniela Mattalia « «Di incantevole, come sempre, ci sono i personaggi. Ma niente enfasi mai: la vita non sarà mai una faccenda così seria da farne un dramma». »
Daniela Mattalia, «Panorama» « «Cattiva, spiritosa, anticonvenzionale, lungimirante, Elizabeth von Arnim racconta con verve e un acuto occhio sociale i tic e i tabù della buona società» »
«Vanity Fair» - Irene Bignardi « «Se entri nel mondo di Elizabeth von Arnim non lo lasci più». »
«Elle» - Natalia Rancati « «Elizabeth von Arnim, ironica e crudele, distrugge qui allegramente gli uomini... per non parlare delle signore, poverine anche loro, allora come adesso». »
Natalia Aspesi, «la Repubblica» « Una folla di raffinati lettori ha scoperto a poco a poco i romanzi di questa scrittrice ironica, spregiudicata, fuori da ogni corrente letteraria, spesso crudelissima nel descrivere una società boriosa, superficiale, vecchia, ingiusta soprattutto verso le donne. »
la Repubblica - Natalia Aspesi « Cattiva, spiritosa, anticonvenzionale, lungimirante, Elizabeth von Arnim... racconta con verve e un acuto occhio sociale i tic e i tabù della buona società. »
Vanity Fair - Irene Bignardi Uno scandalo incombe sulla famiglia Bott: il povero Ernest, appena deceduto in un incidente stradale, ha diseredato la moglie Milly. Possibile che quegli occhi di colomba, quella figuretta tanto dolce e amabile meritino un castigo tanto duro? La costernazione e l'indignazione iniziale dei Bott si trasformano presto in dubbio e sospetto: e se quei venticinque anni di vita matrimoniale nascondessero un inconfessabile segreto? La soave Milly si è forse macchiata di qualche oscuro peccato? Milly sa che l'esclusione dal testamento del marito non è che l'espiazione per un'esistenza di doppiezza: per tutto quel tempo ha amato uno studioso di Oxford, Arthur. Ora, finalmente, potrà chiarire la sua situazione con lui, raccontargli che Ernest era al corrente della loro relazione e accettare la sua proposta di matrimonio. Non vede l'ora di andarsene lontano dai Bott, lasciando tutti lì a bisbigliare su di lei. D'impulso Milly esce di casa con un piccolo bagaglio e si dirige alla stazione. Ma nulla andrà secondo le sue aspettative.
Autrice brillante e di raro anticonformismo, Elizabeth von Arnim conferma qui la sua straordinaria abilità nel tratteggiare precisi e caustici ritratti di un mondo dominato dall'ipocrisia e dalle convenzioni sociali. Nella sua profonda, incisiva e divertentissima messa a nudo dell'animo di ciascuno dei suoi protagonisti, l'accento cade sui punti scoperti della cosiddetta morale comune: davvero si può parlare di colpa quando si tratta di amore?
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