Bisogna saper perdere
Sconfitte, congiure e tradimenti in politica da De Gasperi a Renzi
- 162 pagine
- Italian
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Bisogna saper perdere
Sconfitte, congiure e tradimenti in politica da De Gasperi a Renzi
Informazioni sul libro
Si vince e si perde ovunque, non solo in Italia. Ma in Italia, più spesso che altrove, chi è vinto non accetta la sconfitta. Bisogna saper perdere racconta il declino, l'uscita di scena ma anche l'horror vacui di alcuni degli uomini più potenti del nostro Paese. Politici che sono stati alla guida di un partito, o che hanno governato l'Italia per anni. Che hanno avuto a disposizione soldi e voti. Che hanno regalato sogni e speranze, e attirato invidie e diffidenze. E che prima o poi, inevitabilmente, hanno fatto i conti con il fallimento di un progetto o la fine di una carriera. Questo libro è una storia pubblica, ma anche un diario privato. Rivela i dubbi di Umberto II e Mario Segni, il risentimento di Parri e Prodi, l'amarezza di De Gasperi, il cinismo di Togliatti, gli insuccessi di Nenni e Fini, le fughe e la pervicacia di Fanfani e De Mita, la rabbia di Craxi, l'ostinazione di Berlusconi, fino all'irruzione di Renzi. C'è chi, ieri come oggi, grida al «colpo di Stato», chi invoca i «brogli», chi si scaglia contro le congiure, chi prepara rivalse e vendette, chi ostacola con ogni mezzo la sua successione e chi ostenta distacco, finge l'addio, ma prova a mantenere il controllo su poltrone e programmi. Perché, a volte, saper perdere conta molto più di vincere. E soprattutto perché la sconfitta svela meglio di qualsiasi vittoria la natura degli uomini e la maturità di una democrazia.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Presentazione
- Frontespizio
- Pagina di Copyright
- Far finta di essere sani. Se la sconfitta è solo un’astrazione
- Bisogna saper perdere
- 1. La guerra è appena finita e c’è già chi grida al colpo di stato. La caduta del partigiano Parri
- 2. Ricorsi, brogli e senso dello stato. La sconfitta della monarchia
- 3. Meno male che abbiamo perso. Il 1948, la sinistra e l’ipnosi dei vinti
- 4. La solitudine del numero uno. La sconfitta contro-corrente di De Gasperi
- 5. Alta combustione. Fughe, sconfitte e resurrezioni dell’irascibile Fanfani
- 6. «Perdere? Vuol dire non vincere al momento giusto». De Mita, l’eterno sconfitto che governò un decennio
- 7. Tu quoque. Da Occhetto a Craxi: storie di complotti, voltafaccia e coltellate alle spalle
- 8. Lotteria Italia. Segni, Fini, Monti: quelli che avevano la vittoria a portata di mano
- 9. Via con me. Da D’Alema a Veltroni, quelli che perdono e se ne vanno. O quasi
- 10. L’ostaggio. Romano Prodi, i complotti e quel maledetto pugno di voti
- 11. Spread, comunisti, magistrati e colpi di stato. La confessione «inedita» di Silvio Berlusconi*
- 12. Volta la carta. Dalla non-sconfitta di Renzi alla non-vittoria di Bersani
- L’eterno ritorno dei numeri primi: qualche dato sul ricambio dei politici in Italia e all’estero
- Ringraziamenti
- Indice
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