- 566 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Verso la fine degli anni venti Jung scopre singolari affinità tra antichi simboli cinesi e i sogni dei suoi pazienti: comincia cosi a studiare i testi degli alchimisti. Dopo quindici anni di lavoro pubblica questo volume, che rimane fra i suoi testi più affascinanti. La tradizione alchimistica e la pratica analitica hanno in comune il tentativo di creare una realtà nuova e superiore: da una parte l’oro, la pietra filosofale, dall’altra la “presa di coscienza” della psicologia moderna.
L’alchimia e espressione di una pulsione a trasformare la materia prima dell’esperienza in conoscenza: vuole portare alla luce il lato divino che dorme nell’oscurità degli istinti, ed e quindi una psicologia che non dice il suo nome, qualcosa di affine alla moderna psicoterapia. Jung allarga la sua indagine alla saggezza orientale e a esperienze culturali che, pur appartenendo a epoche e a luoghi lontanissimi, hanno una radice comune, mostrando come le scoperte scientifiche possano essere in realtà il ritrovamento di antichissime e universali esperienze che, appunto per questo, egli definisce «archetipiche».
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- L'autore
- Frontespizio
- Pagina di Copyright
- Indice
- Premessa di Luigi Aurigemma
- Psicologia e alchimia
- Prefazioni
- PARTE PRIMA. Introduzione alla problematica psicologico-religiosa dell’alchimia
- PARTE SECONDA. Simboli onirici del processo d’individuazione: contributo alla conoscenza dei processi dell’inconscio quali si manifestano nei sogni
- PARTE TERZA. Le rappresentazioni di liberazione nell’alchimia: contributo alla storia delle idee nell’alchimia
- Epilogo
- Bibliografia
- Elenco e fonti delle figure
- NOTE
- Cronologia degli scritti di C.G. Jung
- Jung nelle edizioni Bollati Boringhieri
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