- 157 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
« Un vero godimento, originale e di altissimo livello. »
il Fatto quotidiano - Fabrizio d'Esposito « Se il romanzo poliziesco funziona quando, oltre a tenere alta la suspense dell'intreccio, riesce a descrivere un ambiente, una città, una società, quelli di Hans Tuzzi hanno, oltre a tutto ciò, anche qualcosa di più. »
la Repubblica - Leopoldo Fabiani « «Un vero godimento, originale e di altissimo livello». »
«il Fatto quotidiano» - Fabrizio d'Esposito « «Se il romanzo poliziesco funziona quando, oltre a tenere alta la suspense dell'intreccio, riesce a descrivere un ambiente, una città, una società, quelli di Hans Tuzzi hanno, oltre a tutto ciò, anche qualcosa di più». »
«la Repubblica» - Leopoldo Fabiani Giugno 1914: un mercante levantino viene trovato cadavere nelle acque del porto di Trieste. Oltre che un mercante, però, il morto è l’informatore di un giovane agente segreto imperialregio, Neron Vukcic, che sospetta subito un omicidio. Comincia così un’indagine che si trasforma ben presto in un percorso a ritroso, basato su indizi e deduzioni: dall’ultima tappa toccata dal mercante prima di morire annegato, Sarajevo, Vukcic arriva sino a Istanbul, la capitale del vecchio impero ottomano, a quel tempo ancora Costantinopoli. La missione del nostro giovane agente segreto prosegue, piena di insidie, in un continuo incrociarsi di spie dei tre diversi imperi destinati a scomparire di lì a poco – l’austriaco, il turco, il russo –, di membri di società segrete nazionaliste, di danzatrici di successo internazionale. Attentati e agguati, mosse e contromosse animano e complicano una trama che riconduce inesorabilmente, in quel caldo giugno 1914, a Sarajevo, dove i servizi segreti delle Grandi Potenze hanno innescato un gioco più grande di loro.
In tutti i suoi romanzi Tuzzi è maestro nella ricostruzione di ambienti e luoghi: qui immerge il lettore nell’atmosfera della Belle Epoque, oltre che dei Balcani teatro di intrighi, avvincendolo con la trama e distraendolo con dettagli inediti e spassosi su città e luoghi ancora selvaggi. E soprattutto divertendolo con continui ammiccamenti agli appassionati del giallo, invitati a riconoscere in Neron Vukcic, la versione giovane di un celeberrimo detective che, come Neron, è nato in Montenegro il 17 aprile 1893, è cresciuto presso la famiglia del cugino, ha una taglia forte, ama le orchidee e la buona tavola...
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Presentazione
- Frontespizio
- Pagina di Copyright
- Il Trio dell’arciduca
- Nota dell'autore
- Quella sera del maggio 1911
- 1. Come due crescenti di luna contrapposti
- 2. Sulla «reichsummittelbare Stadt» di Trieste
- 3. Il nuovo Ministero della Guerra imperialregio
- 4. Fumo, fischi, vapore: il mondo avanzava
- 5. Come in un manifesto pubblicitario
- 6. Non fortuna, né buona sorte o intuizione
- 7. La nota attrice gioca su tre tavoli
- 8. Natura morta con frusta: la giovane prostituta
- 9. Erano partiti alle tre del mattino
- 10. Firmata da Paul Poiret, la tunica di chiffon
- 11. Srotolando laborioso le ore della notte
- 12. Vagò a lungo per strade deserte
- 13. Istanbul, Costantinopoli, Bisanzio
- 14. Emerso dal sonno profondo e senza sogni
- 15. «Vidovdan»
- 16. Ogni epilogo giunge, si sa
- Indice
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