- 464 pagine
- Italian
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Corbaccio Avventura
Informazioni sul libro
UN LIBRO IRRINUNCIABILE CHE COMBINA VIAGGIO, NARRAZIONE, PATHOS E SCIENZA. UN VERO CLASSICO SENZA TEMPO. Il Tibet, chiusosi ermeticamente al mondo nel secolo XIX, fu aperto a forza dagli inglesi nel 1904, per tornare subito a richiudersi ancora più ermeticamente di prima. Solo negli anni Trenta cominciarono a presentarsi rare occasioni d'accesso per alcuni privilegiati. Giuseppe Tucci, uno dei nostri massimi orientalisti, seppe approfittarne più volte. Nelle sue spedizioni del 1937 e del 1948 ebbe come compagno Fosco Maraini, allora giovanissimo, che dalle sue note di viaggio trasse «Segreto Tibet», un libro che ebbe enorme successo e fu tradotto in dodici lingue. Nel Tibet di allora si viveva ancora in un medioevo intatto, un medioevo però altamente e raffinatamente civile privo soltanto di quei mezzi, datici dalla scienza e dalla tecnologia, quali strade, luce elettrica e plastica, fibre sintetiche e gas metano, televisione, giornali e radio. Il popolo tibetano trovava nella propria antica civiltà religiosa, artistica, letteraria, teatrale e musicale i mezzi per trascorrere un'esistenza ricca di soddisfazioni. Dal 1951 a oggi mutamenti drammatici, spesso accompagnati da violenze umilianti e da distruzioni insensate sono stati imposti al Tibet. L'intera struttura della società è stata capovolta e stravolta. Quella che qui presentiamo è un'edizione aggiornata ai nostri giorni che ripropone ai lettori il racconto e le immagini di un tempo inquadrati e messi a fuoco nel panorama della realtà di oggi con tutte le sue implicazioni storiche, sociali e morali. Ora che è possibile visitare il Tibet più liberamente quest'opera si presenta come un'introduzione vissuta, sentita, pensata all'affascinante paese nel cuore dell'Asia, a quello che è stato e che è. In un momento in cui film e libri di successo puntano il dito sulla terribile situazione di oppressione e di violenza in cui si trova il Tibet a causa dell'invasione cinese, questo libro straordinario ci fa sentire la voce autorevole e appassionata di uno dei primissimi testimoni di una straordinaria civiltà che rischia di scomparire.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Pagina del Copyright
- Lettera introduttiva di Bernard Berenson
- Avvertenza
- Allora e oggi (1937/48 e 1998)
- I. DA MERECHIARO ALLO YOGA
- II. INDO-GOTICO E GIUNGLE INVISIBILI
- III. DALLA FELCE AL GHIACCIAIO
- IV. NATU-LA: INGRESSO AL TIBET
- V. IL GRAN BURRO E L’ESOTICO INVERSO
- VI. OSPITI DI UN VILLAGGIO TIBETANO
- VII. METAFISICA E POLITICA IN ASIA ALTA
- VIII. IL PRINCIPE DONÒ GLI OCCHI AL MENDICANTE
- IX. I MISTERIOSI BON-PO
- X. LE VISIONI DEI MORTI
- XI. L’EBBREZZA DI SCOPRIRE
- XII. GYANTSE, « LA VETTA REGALE »
- XIII. LHASA, « LA TERRA DEGLI DEI »
- XIV. ATTRAVERSO L’IMÀLAIA, RITORNO ALL’OCCIDENTE
- XV. NOTE SUL BUDDISMO TIBETANO
- XVI. NOTE SULLA STORIA DEL TIBET
- Glossario
- Bibliografia
- Indice analitico
- Indice delle illustrazioni
- Indice del testo
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