- 194 pagine
- Italian
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Il silenzio dell'innocenza
Informazioni sul libro
«Mi chiamo Somaly; o, per lo meno, così mi chiamo adesso. Come tutti, in Cambogia, di nomi ne ho avuti parecchi. Un nome deriva da una scelta provvisoria, lo si cambia come si cambia vita se la sfortuna si accanisce contro di noi, per esempio. Ma non mi ricordo bene dei nomi che ho avuto quando ero piccola. Del resto, non ricordo quasi niente della mia prima infanzia; non so granché delle mie origini e ho ricostruito a posteriori, da vaghi ricordi, quel minimo di storia che sto per raccontarvi...» Nata nella poverissima campagna cambogiana, dove i genitori arrivano a vendere i propri figli all'età di cinque o sei anni per pochi soldi, Somaly Mam, oggi trentacinquenne, ha vissuto parte dell'adolescenza in un bordello, in condizione di schiavitù. Violentata, picchiata e torturata, è riuscita a sottrarsi al suo destino e insieme al marito Pierre Legros ha creato nel 1997 un'associazione no-profit, la AFESIP (Agir pour les femmes en situation précaire) che dalla Cambogia, dove ha la sede principale, si è rapidamente sviluppata in Tailandia, Vietnam e Laos. Nonostante abbia subito numerose minacce, finora Somaly Mam è riuscita a salvare dalla prostituzione e dalla schiavitù migliaia di ragazze. Il silenzio dell'innocenza racconta la sua storia, la storia di migliaia di persone come lei, il dolore e la rabbia, ma anche la speranza che il mondo possa cambiare.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Presentazione
- Frontespizio
- Pagina di Copyright
- Dedica
- 1. «Non bisogna cercare di conoscere il passato»
- 2. La fine dell’innocenza
- 3. Unione forzata
- 4. L’inferno
- 5. Pierre
- 6. La Francia
- 7. Ritorno in Cambogia
- 8. Thomdi, Sokhone, Ly Hoa...
- 9. Nuova nascita in Spagna
- 10. Via dell’innocenza perduta
- 11. I bambini in Cambogia
- 12. L’educazione degli uomini
- 13. L’AFESIP oggi
- 14. L’impossibile oblio
- 15. Le attività dell’AFESIP
- 16. Il raid
- 17. Nella paura ma nell’azione
- 18. Due testimonianze
- Epilogo
- Allegati
- AFESIP Fair Fashion: il commercio equo e solidale
- Ringraziamenti