- 196 pagine
- Italian
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L'identità infelice
Informazioni sul libro
L'immigrazione, che contribuisce e contribuirà sempre più alla crescita demografica del Vecchio Mondo, pone le nazioni europee e l'Europa stessa di fronte alla questione della propria identità. Siamo individui spontaneamente cosmopoliti che ora, a causa dello shock dell'alterità, scoprono il loro essere. Scoperta preziosa, ma anche pericolosa: dobbiamo combattere a tutti i costi la tentazione etnocentrica di perseguire le differenze e di erigerci a modello ideale, senza per questo soccombere alla tentazione penitenziale di rinnegare noi stessi per espiare le nostre colpe. La buona coscienza ci è preclusa, ma ci sono dei limiti anche alla cattiva coscienza. La nostra eredità, che non fa certo di noi degli esseri superiori, merita di essere preservata, nutrita e trasmessa tanto agli autoctoni quanto ai nuovi arrivati. Resta da capire, in un mondo che sostituisce l'arte di leggere con l'interconnessione permanente e che stigmatizza l'elitarismo culturale in nome dell'uguaglianza, se c'è ancora qualcosa da ereditare e trasmettere. A.F. «L'identità infelice permette di penetrare la 'crisi di convivenza' diventata tragedia nel cuore dell'Europa.» La Repubblica
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Presentazione
- Frontespizio
- Pagina di copyright
- Prefazione
- Laici contro laici
- Promiscuità francese
- La vertigine della dis-identificazione
- La lezione di Claude Lévi-Strauss
- «Una cosa bella, preziosa, fragile e peritura»
- La guerra dei rispetti
- Il regime esangue e il processo inesorabile
- Bibliografia
- Indice
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