- 240 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Negli ultimi anni l'attenzione quasi ossessiva per il corpo e per l'«immagine» ha contribuito a porre in una nuova luce l'ambito della gestualità, il concetto stesso di «gesto», vale a dire quella porzione di movimento che, per una ragione o per l'altra, ci appare così speciale, così eloquente. Eppure, abituati come siamo, da secoli, ad attribuire il primato alla parola, continuiamo a trascurarne la centralità. Questo libro dimostra invece l'importanza dei gesti, spesso decisiva, nei piccoli momenti della vita quotidiana e nei grandi passaggi della storia politica. Non un trattato sulla gestualità e neppure un manuale di consigli o indicazioni meccaniche, ma una ricognizione sull'uso odierno del corpo, a cominciare dai gesti del potere: agitare mani e dita per aria, incrociare le braccia, inginocchiarsi e baciare la terra, per arrivare, tra corna e linguacce, saluti romani e pugni chiusi, baci e bacini, gesti comuni e gesti desueti, a quelli che compiamo non solo nello scambio con gli altri, ma riferendoci alle cose, quando abbiamo a che fare con un telefono, una tastiera, una chitarra. Insomma l'occasione per osservare, attraverso esempi tratti dall'oggi e dal passato, come i movimenti del corpo, incluse le pose di cui facciamo il nostro «stile», siano la conseguenza di ben precise visioni del mondo e delle relazioni tra gli uomini.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Presentazione
- Frontespizio
- Pagina di copyright
- Introduzione. Doppio inseguimento
- 1. I gesti del potere
- 2. Fossili, persistenze, costanti
- 3. Relitti e sparizioni
- 4. Degradazioni
- 5. Estensioni
- 6. Gesti e testi
- Note
- Ringraziamenti
- Indice