- 208 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
« Ci piace... per quel clima nostalgico da «come eravamo» per un'attenzione... all'esistenza e ai ritratti della gente comune. »
Il Sole 24 Ore - Giovanni Pacchiano « C'è un nuovo sceriffo in città. Il commissario Bordelli, con la sua sanguigna umanità tutta italiana e tutta toscana, si inserisce oggi nella grande tradizione dei De Vincenzi e dei Duca Lamberti: poliziotti complessi e tormentati che raccontano un'Italia ingenua e cattiva che ancora non sapeva di essere così noir. »
Carlo Lucarelli « Il commissario Bordelli, un antieroe disilluso ma assolutamente autentico nelle ragioni del suo esistere. Un uomo che riconosci come vero e che non è facile dimenticare. »
Andrea Camilleri « Una tormentata figura di investigatore e un'Italia meno cinica ma non meno cattiva di oggi. »
Il Venerdì di Repubblica - Corrado Augias « Solitario, scontroso, abitudinario... il commissario Bordelli ha preso il cuore dei suoi lettori. E sembra non volerlo più lasciare. »
Corriere della Sera - Ranieri Polese
Firenze, estate 1963. La città è deserta per le vacanze e assediata dal caldo e dalle zanzare. Il commissario Bordelli passa le sue notti a rigirarsi nelle lenzuola, incapace di prender sonno, dopo giornate di banale routine estiva sbrigata da quei pochi rimasti in Commissariato, come il poliziotto Mugnai e il nuovo arrivato Piras. Durante una di quelle lunghe notti insonni, Bordelli riceve una telefonata che gli annuncia una morte misteriosa: sul luogo del delitto, una villa del Settecento, giace il corpo senza vita di un'anziana signora; accanto al suo letto, un bicchiere con tracce di un medicinale per l'asma e sul comodino, riposto con cura e perfettamente chiuso, il flacone di quel medicinale. Difficile, però, pensare a un attacco improvviso della malattia, come spiega il fidato anatomopatologo Diotivede, collaboratore e amico di vecchia data del commissario. Bordelli inizia le sue indagini, partendo proprio dai singolari personaggi che frequentavano abitualmente la villa: l'anziana governante; i nipoti Giulio e Anselmo; Dante, lo stravagante fratello della vittima. Ma ognuno di questi ha un alibi inattaccabile. O almeno così sembra, fino a quando il commissario Bordelli non decide di tornare sul luogo del delitto.
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Indice dei contenuti
- Presentazione
- Frontespizio
- Pagina di copyright
- Firenze, estate 1963
- Ringraziamenti
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