- 256 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
« Coltivando la pace interiore in un orto casalingo, per magia ci possiamo ritrovare ad aver contribuito alla pace sociale... Pia sapeva bene che prendersi cura di fiori e ortaggi non è solo un gesto giardiniero, ma aiuta anche i cuori più aridi a coltivare la propria anima. »
Io Donna - Serena Dandini Dal 2006 al 2016, Pia Pera ha tenuto una rubrica per Gardenia, la più importante rivista italiana sui giardini. Era ospitata nell'ultima pagina e portava il titolo di «Apprendista di felicità» raccontava incontri, riflessioni, esperienze ed emozioni in giardino. Questa rubrica – seguitissima dai lettori che cominciavano a sfogliare il giornale dal fondo – discendeva dal suo primo libro sul giardino, L'orto di un perdigiorno, che aveva dato appunto avvio all'apprendistato di questa ortolana improvvisata: Pia Pera aveva lasciato l'inquietudine della metropoli per rifugiarsi nel podere di famiglia e costruire dal nulla il Suo giardino, coltivare sé stessa, riempire la dispensa di ortaggi e serenità. Dalla fioritura delle rose a Wislawa Szymborska, da una potatura ardita a Masanobu Fukuoka, dall'esaltazione dei temporali agostani a Madame de Lafayette, dalle succose more di gelso a Puškin, dai bagni notturni nello stagno a ?echov: la penna di Pia Pera si muove tra botanica e letteratura, la trama e l'ordito della tela alla quale ha lavorato con sapienza in questi dieci anni nel tentativo – sempre riuscito - di connettere fiori foglie frutti al sentire, all'amare, al soffrire. Perché, come diceva, in giardino si incarna «il nostro antico cercare, tra le piante, la vita».
Questa raccolta - curata da Emanuela Rosa-Clot, direttrice di Gardenia - è il suo frutto tardivo. Un dono per i suoi lettori, per i cercatori di felicità.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- L’autrice
- Frontespizio
- Pagina del copyright
- La maestra degli orti
- Una buona dimora
- Quanta vita nel buio!
- Acqua che disseta gli orti
- Nel cuore del parco
- Devo dire grazie a un tarlo
- L’ombra gentile dell’acacia
- Addio, istrice teppista!
- Da discarica a giardino
- L’incanto della foresta
- Un abbraccio protettivo
- Gioco sotto le pergole
- Ombrellini di bosso
- Un orto come un ricamo
- Una bomba di semi
- Il genio del mio podere
- Il canto degli alberi
- La luce del nostro giardino
- Ghiotte erbe spontanee
- Bambù, un ghiotto fracassone
- Nel fresco dell’Orecchiella
- Cresci erba e proteggi il letargo estivo
- Scorre latte nel giardino dell’Eden
- Pace in campagna
- L’orto, Cenerentola dei desideri
- Anemone e melissa, uniti lungo il viale
- Dedicato ai custodi del giardino
- Fuori gela, dentro i libri si rifugia il giardino
- Esplosione di vita nello stagno
- È battagliero l’amore dei ragazzi
- Ogni creatura risorge a primavera
- In giardino, seduzioni e insidie
- Ascolto la voce del prato, poi taglio
- Al fresco e al sole, come le ninfee
- Verdeggiare sull’orlo del baratro
- Niente paura, cadono solo le foglie
- Gli ortisti, infaticabili costruttori di pace
- Nido di vespe, d’autunno si trasloca
- Il bosco pulsa di ineffabile grazia
- L’aria vibra nei fuochi di gennaio
- Ghiaccio bollente
- Sotto la pelliccia della terra
- La battaglia dei rovi
- Inseguendo inutilmente gli allori
- Portiamo a casa i doni delle piante
- La divina bellezza dell’erba
- Nel seme germoglia la nostra anima
- Una breccia fra i binari
- Ottobre, primo mese di… primavera
- Foglie cadute, bellezza e incanto
- Mille luci… sull’Euphorbia
- Dove il tempo si converte in acqua
- La città delle mangrovie
- Il piacere di diradare
- Iris e fragole al Cimitero degli Inglesi
- Le rose più belle per il mio cestino
- Chiocciole e violette
- Sugli alberi, come le scimmie
- Le nozze fra l’albero e la vite
- Le strategie estreme della zucca
- Autunno, quando tutto comincia
- Cuore d’anatra sotto la pioggia
- Minuscoli boschi sulle cortecce
- Le vibrazioni del posto selvatico
- Il richiamo delle prime violette
- Liberiamo i passaggi terra-cielo
- Quando i pettirossi fanno… chip
- L’orto di maggio, una pagina nuova
- Sorella erbaccia, richiamo divino
- Gerani e plumbago oltre la rete
- Quando crollano le sicurezze
- Alberi in città, come una caccia al tesoro
- Basta un seme fra le pietre
- Il nasturzio spaesato dai primi freddi
- Luci e colori sull’albero nudo
- È dal sogno che nasce il giardino
- Storia di una vigna e di un cane goloso
- Aiuto, qui si tratta di albericidio!
- Fragranti stelle del gelsomino
- La terra è buona, se glielo permettiamo
- I fiori notturni di San Giovanni
- La danza dei semi nella terra fertile
- Odore di pioggia, odore di Ferragosto
- Senza l’uomo, la natura rinasce
- Fine estate: a cosa serve tanta bellezza?
- Restituendo con buona grazia
- All’ombra del grande salice
- Frenesia di cambiare e voglia di star fuori
- Viaggio del cuore nel giardino dei ricordi
- Nell’orto di Epicuro si coltiva la delizia
- L’allegria dei tulipani, anche i più ovvi
- Segnare il confine con tracce di presenza
- Le erbe di Lia, virtuosa delle insalate
- Il respiro del giardino addormentato
- Il segreto del gelso dalle more succose
- Sul crinale che separa gioia e dispiacere
- Il fresco profumo del viburno selvatico
- L’energia vitale è colorata di blu
- Il meraviglioso mondo dei muschi
- Non guardare le foglie cadute…
- Come la luce è cibo per le piante, così per noi
- La gioia tranquilla fra le piante
- Un colorato giardino d’amore
- La maturità splendida del giardino
- Il giardino come ultimo rifugio
- La notte è a colori per il geco, predatore gentile
- Predatori e prede all’ombra della quercia
- Quando un albero, anche modesto, diventa un seme di speranza
- Se in giardino non c’è più posto per tutti
- Il giardino ci porta in viaggio nel tempo
- Un albero di Natale… color lampone
- Se il Papa apre la porta alle erbacce
- Viaggiare per poi ritornare alla terra
- I miei piccoli alberi, amati come figli
- Alle fronde del salice inestirpabile
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