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Informazioni sul libro
La televisione in bianco e nero e i primi trattori, l'invasione sovietica in Ungheria, le tragedie di Marcinelle e di Superga insieme con i racconti sulla guerra e sul mito dei piccoli e grandi eroi dello sport, e poi le voci e i gesti anche in apparenza banali del vivere quotidiano negli anni Cinquanta, il decennio che compone il ritratto più vero dell'Italia alle soglie del futuro. Ispirati all'operazione tracciata dall'americano Joe Brainard e dal francese Georges Perec con la ripetizione ipnotica di un «mi ricordo» che coinvolge e richiama ciascuno alla propria storia, i 468 lampi narrativi dell'autore riassumono la memoria collettiva italiana attraverso le vicende di un remoto paese del Sud che si fa inconsapevole specchio di tutto un costume e una cultura.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Premessa
- Avvertenze
- Breve nota sul dialetto santagatese
- Il telo del cinema in piazza
- Il microfono d’argento
- Porte sbarrate ai comunisti
- La taccola addomesticata
- Nella cenere il “rilievo” delle parole?
- Il motore elastico del carro armato
- Un maiale chiamato “Hitler”
- Il fantasma servizievole
- «Il mio assistito si recava in campagna con il suo cavallo, un bel sauro...»
- Heinrich Böll a Sant’Agata di Puglia
- Fanelli, l’olimpionico che se li beveva tutti
- Le puntine del grammofono
- Precipitevolissimevolmente, un primato
- Il ponte di Orazio sul Calaggio
- Quei 103 bombardieri dalla Puglia verso Milano
- L’ufficiale della Wehrmacht sotto la paglia
- Lettera a Mussolini
- L’albero dei pesciolini fritti
- In tre sul calesse sotto la pioggia
- In viaggio con gli assassini
- Una lattina di polvere nera, e saltammo in aria
- Il conforto del sasso
- La drogheria sul Motom
- Le mele rosse e l’armistizio del ’43
- Due postille
- Note
- Le cose e le persone
- Indice