Nella terra di nessuno
Uomini e donne di nazionalità nemica nella Grande guerra
- 274 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Sin dai primi giorni dell'agosto 1914, in gran parte dei paesi belligeranti, iniziò un traumatico processo di sradicamento di individui e comunità di nazionalità nemica dagli esiti irreversibili. La violenza xenofoba, fomentata dalla propaganda e dalla cosiddetta «febbre delle spie», raggiunse il culmine nel maggio 1915 in seguito all'affondamento del Lusitania e da allora si inasprirono i provvedimenti nei confronti dei cittadini di nazionalità nemica: internamento, sequestro dei beni, denazionalizzazione. Eppure questi processi violenti non riuscirono a distruggere il rispetto per i diritti e le libertà individuali. Non mancarono, infatti, coloro che si adoperarono per l'organizzazione degli aiuti, cercarono di salvaguardare i diritti umani, denunciarono le distorsioni dell'ordinamento giuridico, tennero vivi i valori dell'internazionalismo e della solidarietà.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Copyright
- INTRODUZIONE
- TAVOLA DELLE ABBREVIAZIONI
- I. FUGHE, ESPULSIONI, VIOLENZE
- II. LA « FEBBRE » DELLE SPIE
- III. LA PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ E IL SEQUESTRO DEI BENI
- IV. VITA NEI CAMPI
- V. « AMA IL TUO NEMICO
- EPILOGO. PRIGIONIERI DELLA PACE
- NOTE
- APPENDICE
- Indice delle tavole
- INDICE