Filosofia e patologia in D.F. Wallace
Solipsismo, noia, alienazione… e altre cose (poco) divertenti
- 168 pagine
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Filosofia e patologia in D.F. Wallace
Solipsismo, noia, alienazione… e altre cose (poco) divertenti
Informazioni sul libro
Vi è a volte un confine labile tra l'esigenza che la mente ha di indagare se stessa e il rischio di una sua circonvoluzione patologica, tra la solitudine come condizione necessaria per uno scavo proficuo nell'interiorità e l'isolamento come dramma esistenziale, tra lo scetticismo come espressione di un dubbio radicale e la sua declinazione sociopatica verso l'alienazione e l'incomunicabilità. Lamente si ritrova in questi casi a essere l'unico ed esclusivo referente non solo della relazione del soggetto con il mondo ma della sua stessa esistenza. Filosofia e patologia appaiono qui pericolosamente intrecciate e cercare di sondare questo legame, portarlo alla luce, palesarlo risulta particolarmente arduo. Eppure, questo intreccio è lapietra angolare su cui poggia l'intera opera di David Foster Wallace.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- La via di ritorno a se stessi. Una introduzione
- 1. L’orrore solipsistico del Tractatus
- 2. Oltre il solipsismo. Anzi no: soglia, limite e traumadel linguaggio
- 3. Dipendenza, depressione e paradossi comunicativi
- 4. A costo della vita.L’eroismo della sincerità e la ricerca di senso
- 5. Della noia, dello scrivere e del filosofare
- Bibliografia
- Ringraziamenti
- Indice dei nomi