- 228 pagine
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Femminucce
Informazioni sul libro
Non fare la femminuccia. Quante volte abbiamo sentito dire questa frase? Non solo nella quotidianità, ma anche in film, serie tv, fumetti, canzoni... insomma, ovunque. Non fare la femminuccia, parafrasato: non fare il debole, non essere timido, tira fuori il coraggio, fai l'uomo! Invito sempre declinato al maschile, perché è solo ai maschi che viene rivolto. O meglio, imposto. E chi femminuccia già lo è? Be', di certo non ha molte possibilità di rivalsa su uno stereotipo così consolidato. Come scrive Federica Fabrizio nell'introduzione, "la convinzione che la debolezza sia associata alle donne si regge sulla nostra sistematica esclusione dai libri di storia, dalla politica, dalle classifiche musicali, dalla ricerca". Attraverso questo libro le femminucce smettono di rappresentare lo standard sociale di debolezza assoluta: da oggi lottano, si impadroniscono di tutti gli spazi, urlano, cantano, resistono, ballano. In questo percorso incontreremo donne vissute in epoche differenti, alcune molto lontane da noi e tra loro, altre decisamente più vicine, ma tutte incasellate in spazi troppo piccoli, tutte unite dall'urgenza di dire qualcosa. Perché c'è un filo sottile che unisce Berta Cáceres, attivista per i diritti delle popolazioni autoctone dell'Honduras brutalmente assassinata nel 2016, e Luisa Spagnoli, illuminata imprenditrice del primo Novecento. È lo stesso filo che lega la scienziata Rosalind Franklin a Raffaella Carrà e a tante altre: la determinazione a combattere con la certezza che non si lotta solo per le proprie battaglie personali ma per i diritti di tutte le persone.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Femminucce
- Introduzione
- Mary Wollstonecraft. La iena in gonnella
- bell hooks. Di chi è il femminismo?
- Rosalind Franklin. Un mondo di maschi
- Letizia Battaglia. Lo scatto giusto al momento giusto
- Luisa Spagnoli. Donne in-dipendenti
- Marsha P. Johnson. Non ci fare caso
- Carla Lonzi. Questo femminismo finirà
- Rosa Luxemburg. La Rosa rossa
- Raffaella Carrà. Un palcoscenico tutto per sé
- Frida Kahlo. Santa Frida
- Berta Cáceres. La guardiana del fiume
- Janis Joplin. Qualche strato di pelle in meno
- Oksana Shachko. A seno scoperto
- Shireen Abu Akleh. Perché si racconta una storia?
- Conclusione. Una Jo March come tante
- Ringraziamenti
- Copyright