- 210 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
Informazioni sul libro
La crisi del nostro tempo è tanto profonda che neppure ne vediamo i confini. Né la filosofia, la scienza, la politica, e la religione appaiono capaci di frenare la corsa verso l'abisso del nulla – guerra, disuguaglianze, catastrofe climatica – se, piuttosto, contribuiscono ad essa. Lo stesso Cristianesimo, la religione del Dio che è morto sulla Croce per "salvare" l'uomo, è al centro di questa crisi. Per comprenderne la portata bisogna risalire all'origine della sua storia: a Paolo di Tarso, il persecutore dei cristiani, che divenne Apostolo di Cristo. In un serrato corpo a corpo con i testi della tradizione filosofica occidentale, l'autore mette in luce l'irriducibilità della predicazione paolina a quel cristianesimo storico che pure contribuí a fondare, da Agostino a Hegel. Emerge cosí il grido di dolore dell'uomo per la distanza incolmabile che lo separa da Dio. «Perché mi hai abban-donato?», chiede il Figlio di fronte al silenzio del Padre: ed è la domanda che dobbiamo porci oggi, quella che sola testimonia i limiti dell'uomo e della sua ambizione di potere tutto. Affinché, nella consapevolezza della propria finitezza, l'uomo scopra il primato del dovere morale sulla potenza, perché solo là dove è il male, è dato fare esperienza nel e del "possibile", ovvero è possibile sperare.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Colophon
- PREMESSA
- PROLOGO. DIRE DIO?
- PARTE I. PAOLO E GESÚ
- PARTE II. GESÚ, O PAOLO
- BIBLIOGRAFIA
- INDICE