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Conversazioni sull'educazione
Informazioni sul libro
Un agile e sempre attuale volume dove la lucidità di Zygmunt Bauman ci conquista mentre riflette sulla situazione delle ragazze e dei ragazzi di oggi e sul ruolo dell'educazione e degli educatori, in uno scenario dove le certezze dei nostri predecessori non possono più essere date per scontate.Gli educatori devono affrontare la sfida cruciale di ridefinire il loro ruolo nella società attuale, nella quale i giovani vivono una profonda incertezza rispetto al loro futuro, i progetti a lungo termine sonodiventati più difficili, le norme tradizionali sono meno autorevoli e flussi sempre più cospicui di persone hanno creato comunità variegate in cui culture differenti si ritrovano a vivere fianco a fianco, senzapiù essere unite dalla convinzione che l'altro verrà prima o poi assimilato alla «nostra» cultura.Ma per quanto limitati possano apparire i poteri trasformativi del sistema educativo esistente, a sua volta irretito nei meccanismi consumistici, sopravvivono in esso sufficienti poteri trasformativi per annoverarlo tra i fattori più promettenti di un'autentica «rivoluzione culturale».Posti di fronte alle sconcertanti caratteristiche del nostro mondo liquido moderno, molti giovani tendono a ritirarsi, in alcuni casi nella rete, in giochi e relazioni virtuali, in altri casi nell'anoressia, nella depressione, nell'abuso di alcol o droghe, nella speranza di proteggersi così da un universo oscuro e vorticoso.Altri, invece, si lanciano in forme di comportamento più violento come le guerre tra bande o i saccheggi perpetrati da chi si sente escluso dai templi del consumo ma è avido di partecipare al rito «liturgico». Tutto questo avviene mentre i nostri politici restano a guardare, distratti e indifferenti.In questo breve libro Zygmunt Bauman, il più grande teorico sociale della nostra contemporaneità, qui in conversazione con Riccardo Mazzeo, un intellettuale suo amico, riflette sulla situazione delle ragazze e dei ragazzi di oggi e sul ruolo dell'educazione e degli educatori in uno scenario dove le certezze dei nostri predecessori non possono più essere date per scontate.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- L’autore
- Nota del curatore
- Capitolo 1. Tra mixofilia e mixofobia
- Capitolo 2. José Saramago e modi odiosi di essere felici
- Capitolo 3. Gregory Bateson e il suo terzo livello dell’educazione
- Capitolo 4. Dalla chiusura mentale alla «rivoluzione permanente»
- Capitolo 5. Querce centenarie e ghiande ridicolmente minuscole
- Capitolo 6. Alla ricerca di una genuina «rivoluzione culturale»
- Capitolo 7. La depravazione è la migliore strategia della deprivazione
- Capitolo 8. Pochi minuti per distruggere, molti anni per costruire
- Capitolo 9. I giovani come bidone dei rifiuti per l’industria dei consumi
- Capitolo 10. Lo sforzo della comprensione reciproca come fonte di creatività
- Capitolo 11. I disoccupati possono sempre giocare al lotto, non è vero?
- Capitolo 12. Disabilità, anormalità, minoranza come problema politico
- Capitolo 13. L’indignazione e i raggruppamenti politici a forma di sciame
- Capitolo 14. I consumatori difettosi e gli infiniti terreni minati
- Capitolo 15. Richard Sennett e la differenza
- Capitolo 16. Dal discorso del capitalista di Lacan al discorso del consumista di Bauman
- Capitolo 17. Žižek e Morin sul monoteismo
- Capitolo 18. La petite madeleine di Proust e il consumismo
- Capitolo 19. Combustibili, scintille e incendi
- Capitolo 20. Educazione e glocalizzazione
- Bibliografia