Padani alle urne
Informazioni sul libro
Il 26 ottobre 1997 nel Nord Italia (e in vari luoghi del Centro) spuntarono i seggi-gazebo per le elezioni del Parlamento della Padania: l'organo avrebbe dovuto scrivere la Costituzione del nuovo Stato che la Lega Nord di Umberto Bossi diceva di voler creare, anche se in concreto non nacque. 43 liste (e una settantina di simboli presentati), 1146 candidati, quasi 22mila postazioni per far votare oltre 6 milioni di persone (secondo i dati del Carroccio, oggetto di una "guerra dei numeri") e una marea di polemiche connotarono un evento unico nella storia della politica italiana. Vari osservatori parlarono di una conta interna a una Lega in piena fase secessionista; militanti e simpatizzanti leghisti, però, credettero davvero di poter voltare pagina con una croce sotto i gazebo. Questo libro ricostruisce il cammino che portò a quel voto (tra riforme fallite e Serenissimi in azione) e cerca le sue tracce a un quarto di secolo di distanza.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Cover
- Title
- Copyright
- Indice
- Quando andavamo al Parlamento padano di Luciano Ghelfi
- Appunti per riavviare la macchina (elettorale)
- 9 novembre 1997: s’insedia il Parlamento della Padania
- 14 giugno 1997, l’annuncio: «Libere elezioni in Padania»
- Inizio d’estate, tra Bicamerale, Pontida e “Serenissimi”
- Verso il voto, stabilendo le regole
- Le regole del gioco: le norme per eleggere il Parlamento della Padania
- Di liste nascenti, di scontri e di altri riti pre-elettorali
- I simboli e le liste della competizione
- La Padania si prepara e vota
- Appunti sparsi per qualche conclusione
- Appendice
- I simboli
- Le candidature e i risultati
- La composizione del Parlamento
- Le persone elette al Parlamento della Padania
- La Costituzione padana
- Ringraziamenti