- 208 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Questa è la storia di un uomo di pianura e di metropoli che ha sempre guardato alla montagna per amor di valico, di salita, di cielo. È la storia di come quell’uomo ha sempre sentito il camminare “in salita” come un’avventura che, senza trasformarsi in “specialità sportiva”, ha nutrito l’immaginazione e il sentimento. È un’avventura: quella del “guardare in su”, della conquista del cielo a cui siamo appoggiati più di quanto non siamo appoggiati sulla terra; di come le forme ci accompagnano in quel moto ascensionale, di prato in roccia, di bosco in pietraia, di malga in solitudine. È la storia di una educazione sentimentale, ma insieme la storia di come quell’uomo ha imparato a leggere la montagna, non solo attraverso l’apprendimento del cammino ma anche attraverso il filtro della pittura, della musica, della memoria locale, dei racconti orali. Che cosa sia un sentiero, lo si sa quando se ne perdono le tracce. Quell’uomo di pianura e di metropoli lo conosco bene, perché mi somiglia, e somiglia a quanti mi sono stati compagni in quella avventura.
Alberto Rollo
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- L'autore
- Frontespizio
- Pagina del copyright
- La promessa
- Le Prealpi
- Il broncio di Elena
- Vieni
- Il Castore dei figli di Carlo
- Il mistero
- Il Gran Premio della Montagna
- Il camposanto di Portovenere
- Anna la solitaria
- Ometti di pietra
- Uomini di libri
- Rocce nere
- Suole di vento
- Il gioco e la paura
- Prasomaso
- Montagne contro natura
- L’imperatore
- Forcelle
- Sogni di sogni
- Ella giammai m’amò
- Il peso e la posa
- Il passo
- Il filo riparatore
- Apui
- Il grande cielo
- Billy sulla ferrata
- Sul Tracciolino della Val Codera nei giorni di Cˇernobyl’
- La notte
- Selvatici
- Dino e Illa
- Il tremendo suo bene
- L’Orso
- Il cielo
- Il camoscio che fu re
- Il monte sacro
- Gli ometti di pietra che hanno segnato la strada
- Va da sé
- Indice
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