- 176 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Cosa accade quando gli scrittori invadono il campo degli storici? Lo sguardo della letteratura ci restituisce qualcosa di unico, diverso e ulteriore? A partire da Primo Levi e Beppe Fenoglio fino ad arrivare agli scrittori del nostro tempo, Giorgio van Straten indaga questa feconda incursione.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una continua invasione di campo: da una parte c'è stato il ritorno a una dimensione narrativa della storia. Dall'altra, sempre più romanzieri si sono inoltrati nel terreno della storia, da Cercas a Binet, da Littell a Scurati. Ma qual è la relazione fra la letteratura e la storia? Un romanzo può essere uno strumento per indagare la realtà? Prendiamo il caso di Se questo è un uomo. È testimonianza? È letteratura? È riflessione storica e sociologica? Certamente il contributo teorico e interpretativo di Primo Levi, e in particolare la sua nozione di 'zona grigia', è decisivo per chiunque voglia studiare la Shoah. Oppure Una questione privata. Cosa c'è di più romanzesco? Eppure la storiografia ha impiegato oltre trent'anni per arrivare a interpretare, come Fenoglio, la Resistenza anche come guerra civile. Insomma, si potrebbe parlare di una vera e propria 'ragione letteraria', diversa da quella storica, ma non meno ficcante e rivelatrice. In fondo storia e letteratura hanno molte cose in comune: entrambe vogliono ricreare mondi perduti, riesumando i morti oppure infondendo la vita a uomini che non l'hanno mai avuta.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Introduzione
- Capitolo primo. Sinergia o conflitto?
- Capitolo secondo. Primo Levi. Raccontare, farsi ascoltare
- Capitolo terzo. Beppe Fenoglio. War can’t be put into a book
- Bibliografia
- Ringraziamenti