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Informazioni sul libro
Con la vittoria di Pidna nel 168 a.C. che pose fine alla monarchia macedone, e la distruzione di Cartagine nel 146 a.C., i Romani avevano ottenuto il dominio incontrastato su quasi tutto il mondo abitato all'epoca noto. Cambiò l'esercizio del potere: al rispetto per i vinti si sostituì quella che Catone il Censore chiamò «tracotanza, arroganza e prepotenza». I Paesi conquistati divennero terreno di spoliazioni e ruberie nei confronti dei popoli sottomessi; il governo delle province si trasformò in un'occasione di arricchimento personale, mentre la povertà si accrebbe tra i contadini-soldati. Per effetto di questo capovolgimento di valori, il divario tra l'aristocrazia e la plebe andò approfondendosi, e il sistema politico romano assunse caratteristiche spiccatamente oligarchiche. La situazione divenne incandescente quando nel 133 a.C. Tiberio Gracco propose la famosa legge che redistribuiva le terre pubbliche privilegiando i poveri: la riforma finì nel sangue ed ebbe inizio il processo che avrebbe portato alla dissoluzione delle istituzioni repubblicane.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Collana
- Frontespizio
- Copyright
- Indice
- Introduzione di Giorgio Rivieccio
- Gli eventi di John Thornton
- Cronologia sinottica
- Vincitori e vinti
- Dietro le quinte di John Thornton
- Società e vita quotidiana
- Che cosa si scriveva
- Che cosa si costruiva
- Il latino che usiamo oggi
- Cronache dell’epoca
- Piano dell’opera