- 144 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
S'innamorano di una sagoma di cartone o di un pretoriano in miniatura, odiano i bambini pur portandoseli in grembo, lasciano una donna ma ne restano imprigionati, vomitano amore e rabbia, si tagliano, tradiscono, si ammalano. Sono alcuni dei personaggi del nuovo, strabiliante libro di Michela Murgia, un romanzo fatto di storie che si incastrano e in cui i protagonisti stanno attraversando un cambiamento radicale che costringe ciascuno di loro a forme inedite di sopravvivenza emotiva. "Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita." A volte a stravolgerla è un lutto, una ferita, un licenziamento, una malattia, la perdita di una certezza o di un amore, ma è sempre un mutamento d'orizzonte delle tue speranze che non lascia scampo. Attraversare quella linea di crisi mostra che spesso la migliore risposta a un disastro che non controlli è un disastro che controlli, perché sei stato tu a generarlo. In stato di grazia, come la grande narratrice di Accabadora, Murgia scrive per tutti noi un libro estremamente originale che rimanda a una costellazione di altri grandi libri: Il crollo di Fitzgerald, Lo zen e il tiro con l'arco di Herrigel e L'anno del pensiero magico di Didion.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Tre ciotole
- Espressione intraducibile
- Il senso della nausea
- Ricalcolo percorso
- Grazie dei fiori
- Utero in affido
- Volto non riconosciuto
- Stato di servizio
- Finché morte
- Cartone animato
- Fossa comune
- Rapporti familiari
- Cambio di stagione
- Ringraziamenti
- Copyright