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La scomparsa dell'identità
Informazioni sul libro
Da più di quindici anni, la questione identitaria è prepotentemente entrata a far parte del dibattito politico. L'onnipresenza di questa tematica si spiega soprattutto con la perdita di punti di riferimento in un mondo in cui le grandi narrazioni collettive sono scomparse, le frontiere e i limiti vanno dissolvendosi e i legami sociali sono ogni giorno più fragili. Così, privi di una bussola, non sappiamo più chi siamo. A complicare tutto, oggi assistiamo, sulla scia delle teorie "indigeniste" e "decoloniali", al sorgere di un nuovo tipo di identitarismo. Come si è arrivati fin qui? Di cosa parliamo con esattezza? Si può avere un'identità se si è completamente soli? L'identità definisce ciò che non cambia mai? Oppure ciò che ci permette di cambiare pur restando sempre noi stessi? A queste domande, e a molte altre, questo libro cerca di dare una risposta senza cadere in inutili polemiche.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Introduzione
- Parte prima Cos’è l’identità?
- 1. Nascita di una problematica
- 2. La modernità liberale di fronte alla questione identitaria
- 3. La critica comunitaria o la cultura costitutiva dell’io
- 4. Riconoscimento degli altri o negazione delle differenze
- 5. Ogni identità è dialogica
- 6. La narrazione identitaria
- 7. Appartenenza e «prossimità»: memoria e storia
- 8. Patologia dell’identità
- 9. Il regime postmoderno
- 10. L’identità vittima della desimbolizzazione del mercato
- Parte seconda I deliri del «neorazzismo identitario»
- 11. Razze, razzismo e razzializzazione
- 12. Dagli «studi decoloniali» al razzismo anti-bianchi
- 13. «Indigenismo» contro universalismo: un match senza vincitori
- Parte terza Excursus
- 14. L’identità ebraica
- Note bibliografiche