- 224 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
La Grande Storia rivive attraverso le storie fra borghi, campagne e montagne dell'Appennino Ottant'anni fa, dall'estate del 1943 alla primavera del 1945, l'Italia diventa un campo di battaglia e la maggioranza dei combattimenti interessa l'Appennino, i suoi crinali e i suoi borghi.
Per bloccare l'avanzata degli Alleati verso nord, la Wehrmacht costruisce infatti due sistemi difensivi: la Linea Gustav, dall'Abruzzo fino al Molise e al Lazio, attraverso la Maiella e Cassino, e la Linea Gotica, dalle colline della Romagna e delle Marche verso l'Appennino tosco-emiliano e le Apuane.
Mentre la Grande Guerra è stata combattuta lungo un fronte in buona parte statico, e ha interessato solo sporadicamente i civili, il fronte della Seconda guerra mondiale si sposta, travolgendo campagne e foreste, città e borghi, e coinvolgendo la popolazione civile. Lo dimostrano le stragi naziste di Collelungo, Sant'Anna di Stazzema, Vinca e Marzabotto, la sanguinosa guerriglia tra le forze della Resistenza da un lato e i reparti della Wehrmacht e della Repubblica di Salò dall'altro, il martirio della popolazione a Ortona, ad Anzio, a Cassino e in decine di altre città e cittadine.
Stefano Ardito ricostruisce il biennio feroce da cui è nata la nostra democrazia attraverso documenti storici e testimonianze, ma anche tornando nei borghi, sui crinali e nelle valli dell'Appennino centrale e settentrionale. Il ricordo di quelle battaglie lontane e di quegli atti di barbarie e di eroismo del passato si conserva anche qui, in luoghi oggi suggestivi e tranquilli, spesso protetti da parchi e riserve. Insieme al paesaggio, alla flora, alla fauna e ai monumenti, anche la memoria dev'essere tutelata con forza.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- L’autore
- Frontespizio
- Pagina di copyright
- Indice
- Introduzione
- 1. Battaglia aerea sulla Maiella. (Abruzzo e Lazio, agosto 1943)
- 2. Mussolini e Otto Skorzeny sul Gran Sasso. (Abruzzo, settembre 1943)
- 3. Ernie Pyle e John Huston a San Pietro Infine. (Campania, Molise e Lazio, dicembre 1943)
- 4. Mainarde: alpini, cinema e stragi. (Molise e Lazio, ottobre 1943-giugno 1944)
- 5. Maiella: la Brigata, il presidente e l’uomo dell’Everest. (Abruzzo, ottobre 1943-maggio 1944)
- 6. Sangue sulla Sabina, le stragi di Monte Tancia e di Leonessa. (Lazio, settembre 1943-aprile 1944)
- 7. Cassino: le bombe dal cielo e il sangue dei polacchi. (Lazio, gennaio-maggio 1944)
- 8. I «goumiers», gli stupri e Sophia Loren. (Lazio, gennaio-maggio 1944)
- 9. Miracolo alla Foce. (Toscana, gennaio 1943-giugno 1944)
- 10. I partigiani di Monte Morello. (Toscana, ottobre 1943-giugno 1944)
- 11. Predappio: la Resistenza a casa del Duce. (Emilia-Romagna, aprile-ottobre 1944)
- 12. Montefiorino: la repubblica del generale contadino. (Emilia-Romagna, marzo 1943-aprile 1945)
- 13. Alpi Apuane: marmo, guerra e stragi naziste. (Toscana, luglio 1944-aprile 1945)
- 14. Marzabotto, la contabilità dell’orrore. (Emilia-Romagna, settembre 1944)
- 15. Due Americhe diverse, e un partigiano speciale. (Emilia-Romagna, dicembre 1944-febbraio 1945)
- 16. «A Wonderful Job!», la liberazione di Genova. (Liguria, aprile 1944-maggio 1945)
- Bibliografia
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