Fra Immacolato Brienza Carmelitano scalzo
"Lavorare è bene, pregare è ancora meglio, ma soffrire in unione con Gesù è tutto".
- 527 pagine
- Italian
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Fra Immacolato Brienza Carmelitano scalzo
"Lavorare è bene, pregare è ancora meglio, ma soffrire in unione con Gesù è tutto".
Informazioni sul libro
Fra Immacolato non è soltanto l'espressione misteriosa della sofferenza vissuta nella gioia del Cristo risorto. La sua esperienza umana, religiosa e mistica prefigura orizzonti decisamente più ampi: l'incontro con la sofferenza, "il bacio del Signore alla sua anima", il 27 giugno del 1938...; nello stesso giorno, mese ed anno Gesù, a Santa Faustina Kowalska, nell'oblazione incondizionata sottratta agli sguardi indiscreti del mondo, indicava uno dei rimedi più efficaci per arginare la devastante forza del male che stava per abbattersi sull'umanità sotto le forme dello sterminio programmato di milioni di innocenti e di una guerra tra le più drammatiche che l'uomo ricordi; la sua chiamata alla vita religiosa regolare, pur restando in famiglia, anticipando in qualche modo la primavera dello Spirito che, in epoca Conciliare, vedrà sorgere tante e diverse forme di vita religiosa in grado di coniugare in perfetta armonia la vita in famiglia e la professione dei "consigli evangelici"; l'ingresso nel Carmelo in perfetta coincidenza con quello di Suor Lucia Dos Santos di Fatima; il suo nome da religioso - Immacolato -, da Altri voluto, che lo lega diritto al messaggio di Lourdes e di Fatima, cioè al profetico e pressante richiamo della Santa Vergine alla penitenza e al sacrificio, quali mezzi efficaci per arginare l'ondata di errori dottrinali e il dilagare dell'immoralità dai quali il mondo, ma anche la Chiesa, non sarebbero stati risparmiati;la sua dipartita per il Cielo, mentre il muro di Berlino sta per cedere sotto i colpi di una ritrovata speranza; infine il giudizio inequivocabile espresso su di lui da San Pio da Pietrelcina: "È una vittima prescelta da Dio". Fra Immacolato è anche tutto questo. Si tratta di fatti e di aspetti della sua personalità umana e spirituale che interrogano. Fatti, cui occorre dare delle risposte. Dinanzi a questi interrogativi, che pur dovettero sfiorare la sua mente, la risposta di Fra Immacolato è e rimane sempre la stessa: "Che io sappia perdermi in Dio e che a lui sappia abbandonarmi tanto completamente che di me non rimanga alcun vestigio, proprio come avviene di un granello di polvere che sparisce senza lasciare traccia di sé".
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Indice
- Frontespizio
- Collana Presenze vive
- Colophon
- Esergo
- Presentazione
- Premessa
- Sigle e abbreviazioni
- Capitolo I L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA (15 agosto 1922 – 27 giugno1938)
- Capitolo II IL BACIO DEL SIGNORE ALLA SUA ANIMA (27 giugno 1938 – 30 gennaio 1942)
- Capitolo III VERSO IL CARMELO (30 gennaio 1942 – 25 marzo 1943)
- Capitolo IV IL PRIMO NOVIZIATO (25 marzo 1943 – 26 marzo 1946)
- Capitolo V IL SECONDO NOVIZIATO (26 marzo 1946 – 11 maggio 1948)
- Capitolo VI LA NOTTE DELLO SPIRITO (11 maggio 1948 – 19 agosto 1949)
- Capitolo VII «SI OPERANO NELLA MIA ANIMA GRANDI CAMBIAMENTI» (19 agosto 1949 – 12 dicembre 1950)
- Capitolo VIII «È STATA LA MADONNA A DARMI IL SUO NOME» (gennaio 1951 – marzo 1952)
- Capitolo IX «LA MIA META È LA TRINITÀ SANTA, GESÙ NE È LA VIA» (1952 – 1962)
- Capitolo X LE ANIME COSTANO SANGUE
- Capitolo XI RELIGIOSO PROFESSO TRA LE MURA DEL FOCOLARE DOMESTICO
- Bibliografia