- 444 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Se «l'Egitto è un dono del Nilo», secondo la celebre definizione di Erodoto, la Russia è un dono del Volga sembra suggerire Janet M. Hartley in questo corposo saggio: le acque del Volga, nel loro percorso di oltre tremilacinquecento chilometri in mezzo a foreste, steppe e persino deserti, infatti, hanno giocato un ruolo chiave nelle vicende delle popolazioni ora facenti parte della Federazione russa, di volta in volta dividendo o unendo le terre che solcano. Storica frontiera tra la civiltà europea e quella asiatica, il maestoso fiume segna la linea di separazione e di incontro tra Oriente e Occidente: un crogiuolo di culture che rappresenta anche un punto di vista privilegiato e originale per osservare la storia delle genti che gravitano sulle sue sponde.
Dal VII secolo al giorno d'oggi, l'autrice segue lo sviluppo del fiume come arteria commerciale e confine strategico, delinea la sua influenza sull'arte e la letteratura russe, così come la funzione nella battaglia di Stalingrado, oggi Volgograd, decisiva per le sorti della Seconda guerra mondiale: un racconto di grande fascino, un'appassionante cavalcata attraverso i secoli e i luoghi che ricostruisce la vita lungo le rive e sulle onde di uno dei più imponenti corsi d'acqua al mondo.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Il Volga
- Nota redazionale
- Nota sulla toponomastica
- Cronologia dei regnanti e dei capi di governo
- Introduzione
- Parte prima. IL VOLGA NELL’ANTICHITÀ
- Parte seconda. IL VOLGA NELL’IMPERO RUSSO
- Parte terza. IL VOLGA NELL’IMPERO RUSSO
- Parte quarta. IL VOLGA IN EPOCA SOVIETICA E POST-SOVIETICA
- Note
- Bibliografia
- Ringraziamenti
- Referenze iconografiche
- Inserto fotografico
- Copyright