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Informazioni sul libro
«Al pari di tutte le grandi configurazioni tematiche – quelle che segnano le longues durées della creazione letteraria, poiché si nutrono di emozioni, nozioni e pulsioni profondamente umane – anche il Tempo conta su modalità di rappresentazione e addentellati tematici costanti, così come su variazioni determinate dalle diverse latitudini geografiche e contingenze storiche.
Da quando, difatti, l'umanità ha cominciato a plasmare in letteratura, grazie alle iniziative di Esiodo o anche di Omero, le immagini con le quali l'oralità narrava la consapevolezza della propria natura caduca e transeunte, è stato chiaro quanto illusorio fosse per l'uomo aspirare a realizzare il doppio proposito di definire il Tempo e di esercitarne il controllo, con il sogno di eludere la Fine, propria o universale.
A non altro rinviano, di fatto, le concrezioni del ?????? emergenti dalla teogonia ellenistica in fusione con il Saturno del folklore romano: il dio divoratore esiodeo, di matrice cosmica (cristallizzato nella memoria collettiva dalla perturbante rappresentazione goyesca), passa a regolare le stagioni della produzione agricola romana e, nel farlo, unisce microcosmo e macrocosmo, ponendosi a garanzia di rinnovamento ciclico, post mortem, di tutto.
Proprio la doppia tensione che da quella coscienza deriva – di acquisizione e di perdita al contempo – struttura la relazione psichica che l'io intrattiene con il Tempo, poiché – lo chiarisce mirabilmente Freud nel suo breve ma illuminante saggio sulla Caducità – essa si alimenta dell'impossibilità di prolungare il piacere oltre il momento della sua insorgenza, del suo presente, in ragione della capacità della psiche di presentirne la fine…»
Flavia Gherardi
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Colophon
- Indice
- Introduzione di Flavia Gherardi
- Nota bibliografica
- Mario Alberto Labate: Omnia mutantur nihil interit: la morte e i suoi antidoti da Lucrezio a Ovidio
- Raffaele Pinto: Il tempo come «ordine del passato» e l’eterno come utopia politica
- Enrico Fenzi: Tra morte ed eternità. La poesia del fragmentum in Francesco Petrarca
- Loretta Innocenti: Forme del nulla. La morte nella poesia del Rinascimento inglese
- Flavia Gherardi: «Lo fugitivo permanece y dura»: Lope, Góngora, Quevedo
- Caroline Bertonèche: La caducità è una scienza? La fine e il fine nel romanticismo
- Andrea Schellino: Mon âme fixée sur l’horloge. I rintocchi della morte nella poesia francese del secondo Ottocento
- Ida Grasso: «Según sentencia del tiempo». Costruzione lirica e fine della Storia in Antonio Machado e Luis Cernuda
- Massimo Natale: «Parole estreme»: da Leopardi alla lirica contemporanea
- Fausto Ciompi: Troppe eternità per farne una: il topos della caducità nelle interpretazioni novecentiste di Yeats, Eliot e Larkin