- 128 pagine
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Breve storia (d'amore) dell'ebraico
Informazioni sul libro
L'ebraico ha una storia molto speciale, se non unica: lingua sacra per antonomasia, è rinata appena un secolo e mezzo fa ma di fatto non è mai morta, ha piuttosto vissuto per millenni sul territorio scritto e liturgico. Una lingua antica e nuova, bella e aspra ma talora dolcissima, scarna ed eloquente. Questo libro non è una storia organica e filologicamente corretta dell'ebraico e nemmeno una grammatica o un manuale. È invece il racconto appassionato e innamorato di questa lingua nel suo sviluppo storico e nelle sue particolarità. Una lingua antica e nuova, bella e aspra ma talora dolcissima, scarna ed eloquente. Con caratteri diversi da quelli latini, senza vocali, si legge da destra a sinistra, è la lingua della Torah. L'ebraico è antichissimo e non è mai morto. È sempre stato accanto alla vita degli ebrei, conosciuto, amato, letto, scritto. La gran maggioranza della letteratura degli ebrei, nei secoli dei secoli, è stata scritta in ebraico. Milioni di parole in ebraico sono state pronunciate ogni giorno nelle sinagoghe, nelle scuole. E risuonano ancora nelle lingue che parliamo.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Breve storia (d’amore) dell’ebraico
- Doverosa premessa
- Ebraico. Cenni biografici
- Strano ma vero e neanche cosí strano
- Nel vivo di una lingua molto viva
- Due parole ancora
- Nota bibliografica sommaria
- Il libro
- L’autrice
- Della stessa autrice
- Copyright