- 192 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
In questa età di crisi economica e finanziaria molte cose vanno ripensate se vogliamo immaginare e costruire un'economia di mercato e un modello di sviluppo sostenibili. Tra queste "cose" c'è senz'altro l'impresa. Non ci basta che produca qualità, reddito, occupazione; né che paghi le giuste imposte. E' sempre più evidente che l'istituzione impresa è chiamata a un "di più" che la renda davvero amica della città, e in tal modo sia percepita come elemento costruttore del tessuto civile. L'idea che ispira il libro è la tradizione italiana dell'economia civile, che ha la sua origine nell'Umanesimo e poi nella Napoli del Settecento, possa offrire ancora oggi suggestioni e spunti per immaginare un'impresa civile che, pur restando impresa (e non necessariamente impresa non-profit), sia però luogo e strumento di incivilimento e di ben-vivere. Essa supera la contrapposizione non profit/for-profit, tipica della tradizione anglosassone, e recupera anche la tradizione italiana dell'economia aziendale. Un posto a sé occupa in questo contesto l'analisi dell'imprenditore come figura sociale che, diversa dallo speculatore, assume le caratteristiche dell'imprenditore civile.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertura
- Titolo Pagina
- Copyright
- Indice
- Dedizione
- Introduzione
- Ringraziamenti
- 1. Sarà civile la quarta fase dell’economia di mercato?
- 2. La responsabilità sociale d’impresa
- 3. Il paradosso dell’impresa
- 4. La tradizione civile italiana
- 5. L’impresa come il mercato
- 6. L’impresa civile
- 7. Lavorare nell’economia civile
- 8. Invece di concludere: la gratuità
- Bibliografia
- L’Autore
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