Retorica e business
Intuire, ragionare, sedurre nell'era digitale
- 1 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
La retorica – arte del dire o, meglio, del ben ragionare – è viva e sta benone. È anzi uno strumento ancor oggi efficacissimo, persino nell'agguerrito mondo del business. Enrico Mattei, Adriano Olivetti, Steve Jobs, Oscar Farinetti, ma anche papa Francesco, Angela Ahrendts e il consulente-tipo «alla McKinsey» sono gli esempi che ce lo dimostrano, eredi di Cicerone e autentici campioni della retorica contemporanea. Per essere ascoltati, per essere influenti e dunque convincenti, per sopravvivere e risolvere problemi: la retorica serve. I casi aziendali diventano una forma di storytelling, la convention uno strumento per emozionare e spingere all'azione, il punto vendita un espediente per parlare tramite i luoghi, mentre la manutenzione delle parole torna a vivificare i termini ormai logori dell'«aziendalese». Di fronte all'esplosione della multimedialità e della comunicazione digitale, tuttavia, competenza nella materia, pulizia nel ragionamento, chiarezza negli enunciati e dominio della lingua rischiano di apparire insufficienti. Per gestire l'abbondanza dei segnali e il grande rumore di fondo occorre affiancare alla via logica (convincere razionalmente) e a quella psicologica (persuadere emotivamente) una terza via: quella creativa, basata sulla capacità di dare corpo a ipotesi soltanto intuite.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Cover
- Frontespizio
- Copyright
- Indice
- 1 La retorica è viva e sta benone
- 2 Retori contemporanei
- 3 Forme di retorica in azione
- 4 La semiosfera del XXI secolo
- Che fare? Il futuro della comunicazione e della persuasione
- Postfazione, di Ivan Lo Bello
- Glossario
- Bibliografia
- Informazioni sul Libro
- Circa l’autore