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Informazioni sul libro
Questo breve libro si muove tra il racconto di una gioventù vissuta nel clima pesante dell'Albania dominata dalla dittatura di Enver Hoxha e quello di una maturità trascorsa lavorando nell'Italia della crisi economica.
La storia personale dell'autrice si alterna con le sue riflessioni sul lavoro di badante, sul vivere fianco a fianco con persone che soffrono nel corpo o nella mente, sulle infinite ore trascorse lontano dai propri affetti, tra i muri di una casa che non è la propria e che, come ricorda il titolo, assistono silenziose ai drammi e alle piccole gioie della vita. Menda Vreto è nata in Albania nel 1966, quando il suo Paese era schiacciato sotto la dittatura di Enver Hoxha e la maggior parte dei cittadini viveva in condizioni di estrema povertà. La famiglia di Menda, costituita da padre, madre e nove tra fratelli e sorelle, non faceva eccezione. Nonostante la durezza di quegli anni, Menda, che è bisnipote del grande scrittore e intellettuale albanese Jani Vreto, è cresciuta in un clima di speranza e di amore per la cultura e ha studiato fino ad iscriversi alla Facoltà di Agraria. Si è trasferita in Italia nel 2005. Dal 2010 lavora come badante.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Menda Vreto
- Alle mie figlie
- PREFAZIONE
- *
- INTRODUZIONE Siamo delle predestinate
- CAPITOLO 1 Ricordi di infanzia
- CAPITOLO 2 Viva la differenza!
- CAPITOLO 3 La scuola di là dal fiume
- CAPITOLO 4 Vita con gli zii: una badante inconsapevole
- CAPITOLO 5 Due spose promesse
- CAPITOLO 6 Sposa e badante
- CAPITOLO 7 Parole e corpi
- CAPITOLO 8 Al di là del mare
- CAPITOLO 9 La notte
- CAPITOLO 10 Arrivo a Milano
- CAPITOLO 11 Tre anni con Maria
- CAPITOLO 12 Un rifugio nella fantasia
- EPILOGO