- 176 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Negli ultimi anni, il nostro mondo è stato scosso da una serie di eventi – il terrorismo, la pandemia, la guerra, l'emergenza climatica – tanto che l'unica cosa ragionevole da fare sembra sia rinchiudersi in casa e lasciare fuori dalla porta le catastrofi che ci vengono annunciate. È il trionfo della paura, che oggi conduce al godimento paradossale di ciò che durante il lockdown ci era stato imposto: la vita reclusa. La casa è l'ultima roccaforte, un bozzolo sicuro da cui, in pantofole e vestaglia, resistiamo agli attacchi provenienti dall'esterno. Ma è anche un microcosmo sempre connesso, da dove possiamo comunicare con gli altri e godere dei piaceri del cinema, del teatro, della ristorazione, senza nemmeno alzarci dal divano. Perché uscire, esporci ai pericoli, se tutto può essere portato a domicilio, persino l'amore? Nuovo oggetto sacro, «questa pantofola è connessa al computer, al tablet, allo smartphone, alla rete planetaria, ed è cosmica, intersiderale». Ma potrà bastare?, si chiede Pascal Bruckner, che con la sua penna affilata traccia le radici storiche e filosofiche della mentalità del ritiro e della rinuncia al mondo. Forse, ci avverte, se non la desacralizziamo, corriamo il rischio di diventare esseri rattrappiti e sonnacchiosi, sempre collegati con tutto e tutti ma senza più il bisogno fisico di incontrare le altre persone.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Presentazione
- Frontespizio
- Pagina di copyright
- Prologo. L’ipotesi Oblomov
- 1. I quattro cavalieri dell’Apocalisse
- 2. La bancarotta di Eros?
- 3. Il viaggio proibito?
- 4. La banalità è degna di essere vissuta?
- 5. Il bovarismo del portatile
- 6. Le tre C: la Caverna, la Cella, la Camera
- 7. Pregi dello stare a casa
- 8. Supplizi e delizie della vita reclusa
- 9. Il paese del sonno: Hypnos e Thanatos
- 10. Incantesimo digitale o vittoria dello svacco?
- 11. La vestaglia di Diderot
- 12. I disertori della modernità
- 13. La tristezza meteorologica
- 14. Il disfattismo esistenziale
- 15. Gli estremisti della routine
- Conclusione. Caduta o trasfigurazione?
- Note
- Indice
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