- 224 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
In alcune vacanze basta una settimana per memorizzare le espressioni più frequenti, imparare a dire correttamente "Grazie" e "Buongiorno", o addirittura arrischiarsi in una breve conversazione. In altre, le parole si aggrovigliano in oscuri ghirigori, lasciandoci smarriti e incapaci di proferire alcun suono. È questo l'effetto che suscita un primo confronto con l'alfabeto islandese. Composto di trentadue lettere, in buona parte simili alle nostre, si differenzia per le impronunciabili ð, Þ e la æ o l'assenza della c, la w e la q, e quella contestatissima della z, esclusa dall'alfabeto con una legge nel 1973. Come se non bastasse, questo sciame di grafemi si coagula in lunghissime espressioni intellegibili e declinabili secondo complessi casi grammaticali. Un incubo per qualsiasi turista, ma anche per studenti volenterosi come il giornalista Brendan Glacken, che nel saggio La terribile lingua islandese scrive: «La gente decide di imparare l'islandese per ragioni diverse, la maggior parte delle quali altamente discutibili». Per Leonardo Piccione confrontarsi con l'islandese è stata una necessità. Arrivato sull'isola per un breve viaggio, è stato affascinato dai panorami, dalla lentezza del tempo, dalle nuvole veloci al punto da trasformarla in sua dimora elettiva. In questa insolita esplorazione, la lingua, i suoi proverbi, le vertiginose costruzioni sintattiche e le bizzarre scelte onomastiche si riflettono nella letteratura, nella visione del mondo e nelle abitudini quotidiane degli islandesi, diventando l'ago magnetico da seguire per orientarsi tra i vulcani e i ghiacci di uno dei paesi più a nord del pianeta.
Domande frequenti
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- formáli. /ˈfɔr.mauːlɪ/.. che vuol dire prologo
- 1. á. /au:/ che vuol dire fiume
- 2. fé. /fjɛː/ che vuol dire gregge (ma anche denaro)
- 3. kaffisopi. /ˈkafɪsɔ:pɪ/ che vuol dire sorso di caffè
- 4. sjávargjöf. /ˈsjauːvarcœːv/ che vuol dire dono del mare
- 5. heyrðu. /ˈheirðʏ/ che vuol dire Senti un po’, ascolta!
- 6. einstakur. /ˈeinstakʏr/ che vuol dire unico nel suo genere
- 7. sólarfrí. /souːlarfriː/ che vuol dire vacanza di sole
- 8. ísbíltúr. /i:spiltur/ che vuol dire giro in macchina per (andare a mangiare) un gelato
- 9. appelsínugulur. /ˈahpɛlsinʏkʏ:lʏr/ che vuol dire giallo come l’arancia (cioè arancione)
- 10. óbrennishólmi. /ˈouprɛnɪshoulmɪ/ che vuol dire isola incombusta
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