- 528 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
"L'attivo e il passivo di una storia collettiva – tanto più se drammatica e divisiva – si misurano anche così, da come si vivono le sconfitte da parte dei vinti, e le vittorie da parte dei vincitori."Da Mazzini a Mussolini, da Garibaldi a D'Annunzio, dai partigiani della Resistenza rossa e dell'"occasione perduta" ai neofascisti e ai brigatisti, i ritorni di fiamma sono una cifra di lungo periodo della storia d'Italia. Nel fare l'Italia e nella dialettica tra Stato e Nazione, a ogni svolta epocale – dall'Italia liberale a quella fascista, a quella repubblicana – si sono riproposti fronti alternativi inconciliabili, con i corrispondenti miti e politiche della memoria. Dall'eterna contrapposizione tra guelfi e ghibellini a quella tra repubblicani e monarchici, neutralisti e interventisti, fascisti e antifascisti, terroristi e vittime del terrorismo. Si fa l'Unità, ma Garibaldi è un vincitore-vinto; si vince la Grande guerra, ma è una "vittoria mutilata"; il fascismo prende il potere, ma tradisce la rivoluzione; la repubblica nasce dalla Resistenza, ma al governo va la Democrazia cristiana. La nostra storia è piena di svolte deludenti per tanti, alcuni dei quali reagiscono spezzando la propria vita in due, un prima e un poi, e saranno gli "ex"; altri rivolgendo invece lo sguardo indietro, in una lunga serie di ritorni di fiamma. Le rispettive identificazioni hanno dato luogo a narrazioni individuali e racconti collettivi, in forma principalmente di finzione teatrale e memorialistica, con una rilettura a posteriori della propria rotta esistenziale. Le soggettività che si negano al fluire del tempo – intrecci di nati troppo tardi/nati troppo presto – hanno messo in scena così le loro recite, sul palco e nella vita, reinterpretando sé e la propria storia in un contesto però mutato. Sono state le riproposizioni di conflitti non sanati a favorire in molti la restaurazione di un'identità ormai appartenente al passato, quella di un'altra generazione o della propria giovinezza, rispolverando il "come eravamo", che sottende un "come saremmo potuti diventare" se le cose fossero andate in un altro modo. È la testimonianza, fra il tragico e il farsesco, di itinerari, individuali e collettivi, inceppati, ma anche un passaggio di testimone identitario, che non si risolve, tra generazioni.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Preambolo: il clic originario
- 1. Colpi di teatro
- 2. Dopo
- 3. Recitare il conflitto fra i due secoli
- 4. “Instaurare omnia in Christo.” Il teatrino
- 5. Vincitori-vinti e vinti-vincitori
- 6. Le stagioni bruciate
- 7. Antifascisti, post-fascisti, anti-antifascisti
- 8. Percorsi nella storia e fuori della storia
- 9. Due dopoguerra
- Note