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Informazioni sul libro
Simone Weil rintraccia nella religiosità autentica – che è spiritualità concreta, vissuta e praticata – quella logica paradossale in grado di destabilizzare ogni forma di potere umano e di contrastare la sua tendenza a occupare il centro della realtà. Weil attua così un processo decostruttivo di una soggettività ipertrofica, attaccandone le forme di autoinganno di cui individua i falsi idoli e risalendo al significato del suo peccato d'origine. In questo processo resta la possibilità, inadempiuta e in attesa, del suo autentico legame con il soprannaturale.Ne risulta una comprensione diversa della storia della soggettività e quindi delle sue potenzialità: un percorso alternativo di rigenerazione, per un'altra storia che non cessa di confluire, intrecciandosi, nella prima. Weil scava dunque nel racconto delle vicende dell'io, per far emergere l'altrimenti che vi è contenuto e che riguarda il significato sacro dell'essere umano nel suo rapporto con il bene.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Circa l’autore
- Frontespizio
- Copyright
- Indice
- Introduzione
- Nota bibliografica
- Legenda
- I. Dinamiche dell’inganno nel soggetto della modernità
- II. Il sacro e la polis. Simbolo vs idolo
- III. “L’arbre qui se couvre de fleurs”. Il peccato originale nel pensiero di Simone Weil
- IV. Sradicamento e decostruzione religiosa del soggetto moderno