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Informazioni sul libro
In Oriente imperversa una nuova epidemia, la terza di questo secolo. Le notizie giungono frammentate ai cittadini di un mondo globale e tecnologico. Una minaccia atavica vissuta come distante da un'umanità per cui le parole contano sempre meno. Ma, improvvisamente, l'epidemia è fra noi. Nelle case e nelle strade, ora deserte, la nostra vita è di colpo sostituita da diffi denza, paura, solitudine, dolore e morte. La natura riprende i suoi spazi ed emerge, chiara, la nostra fragilità. Dieci parole fanno da guida a un gruppo di medici immersi nella pandemia e soli. Piccoli semi che, in un crescendo di idee, possono indicarci la via per rompere la solitudine e vivere un domani. Dieci parole che vivono nelle esperienze al limite di chi, negli ospedali e nel territorio, cerca di salvare e di chi, solo e disperato, cerca di non morire. Narrazioni di un periodo unico che ci ha segnato e che avrà avuto un senso solo se, alla fi ne, avremo imparato qualcosa su di noi e sul nostro pianeta.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Circa gli autori
- Frontespizio
- Copyright
- Indice
- Dedica
- Prefazione
- Introduzione
- Premessa
- Le origini
- Il libro
- Prologo
- Distanza
- Paura
- Dolore
- Tempo
- Incertezza
- Identità
- Passione
- Responsabilità
- Incontro
- Domani
- Epilogo
- Postfazione. “Vita da medici”: sul significato filosofico di Medici e narrazioni
- Ringraziamenti
- Bibliografia e letture consigliate
- Esperienze filosofiche