Ludwig Wittgenstein e la grande guerra
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Ludwig Wittgenstein e la grande guerra
Informazioni sul libro
La prigionia di Ludwig Wittgenstein (1889- 1951) a Cassino – catturato il 3 novembre 1918 e giunto nel campo di internamento di Caira nel gennaio 1919 – è stato lo spunto per ripensare le condizioni dei prigionieri di guerra durante il primo conflitto mondiale, ma soprattutto per rileggere quelle pagine che il filosofo austriaco portava con sé, ancora in forma di bozze e di appunti, nel suo zainetto personale e che sarebbero divenute il testo di un libro famoso in tutto il mondo: il Tractatus logico-philosophicus (pubblicato nel 1921). Nel presente volume storici, germanisti e filosofi non solo ricostruiscono la vita di Wittgenstein durante il periodo della prigionia, ma colgono l'occasione per rivisitare un pensiero complesso, che indaga sul senso, sui limiti e sulle potenzialità del linguaggio e dell'esperienza in genere.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Saluti
- Marco De Nicolò, Micaela Latini, Fausto Pellecchia Introduzione
- Saggi
- Marco De Nicolò I campi d’internamento durante la Grande guerra, il caso di Caira e l’esperienza di Ludwig Wittgenstein
- Micaela Latini Oltre la linea del fuoco
- Fausto Pellecchia La metafora della gabbia e la gabbia della metafora
- Luigi Perissinotto “Il momento migliore per lavorare, ora, è mentre pelo le patate”
- Sara Fortuna Wittgenstein, la guerra e la cura Hadgi-Murat
- Silvana Borutti Wittgenstein, la guerra e il rispetto di sé
- Massimo De Carolis Dire e mostrare in Wittgenstein, dal Tractatus a Della certezza
- Gaetano de Angelis Curtis Il Campo di Concentramento di Cassino-Caira e Ludwig Wittgenstein
- Nota sulle autrici/sugli autori