- 304 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Come si combatte dall'interno il sistema in cui si è cresciuti? Come si fa impresa nonostante e contro la malavita organizzata? Che vita è quella di un testimone di giustizia, messo ai margini e additato come traditore persino dalla propria famiglia, costretto, dopo aver perso tutto, a nascondere la propria identità per trovare un lavoro o anche solo qualcuno che gli affitti un alloggio? Nella sua drammatica testimonianza Luigi Leonardi non è una vittima, o lo è solo in parte. Non è un giornalista che ha scelto di consacrarsi alla verità né un eroe che sfida la morte senza riserve. È semplicemente un uomo che voleva vivere e fare impresa nella terra in cui è nato, quello stesso Sud da sempre dipinto come la patria dell'assistenzialismo, e ci è riuscito con risultati eccellenti, finché la criminalità non ha preteso «la sua parte». In questo libro racconta la pressione psicologica dei criminali che precede quella fisica, il baratro in cui si precipita giorno per giorno senza appigli, i fornitori che vendono i debiti ai clan, l'esperienza con le associazioni antiracket e la speranza di poter trovare un alleato in quello stesso Stato che gli ha negato la dignità tra carte e cavilli. Le notti insonni, la perdita di quanto costruito nel corso di un'intera vita, le aggressioni, la fame e le battaglie quotidiane per non essere equiparato a un pentito: un caso giudiziario ancora in corso, il paradossale cammino di un uomo per vedersi riconosciuto persino il diritto a lottare per i propri diritti.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Toccare il fondo
- Un’idea brillante
- L’eredità non fa l’imprenditore
- Un esordio inaspettato
- L’illusione dei soldi facili
- Creare un’impresa
- Padroni del nostro destino
- ’O sang se mazzeca ma nun se sputa
- Piccoli gesti di ordinaria estorsione
- Ripulire il denaro sporco
- Dislocare l’impresa: una via di fuga?
- Affrontare il mostro
- Il pizzo, l’inizio della fine
- Il no a un boss della camorra
- Sopravvivere a un agguato
- Promemoria: mai pagare
- I primi dubbi sulla denuncia
- Quando hai pagato non puoi più nasconderti
- I clan rivendicano il territorio
- Estorsione: condizioni e clausole a esclusiva tutela del contraente
- Da imprenditore a bancomat della criminalità organizzata
- Perdere la vita un pezzo alla volta
- Cessione del credito, i fornitori svendono
- La realtà criminale uccide i sogni
- Il suicidio non è la soluzione
- Sotto estorsione durante una faida
- Troppi debiti: arriva la cavalleria dello Stato
- Cercare la luce in fondo al tunnel
- La camorra non dimentica
- Sequestro di persona
- Denunciare per non morire
- Una persona perbene
- Se solo lo Stato avesse la fretta della camorra
- Credere nella giustizia divina
- Aula bunker Ticino 1: il pericolo di un maxiprocesso
- Una vendetta lunga sette anni
- Le ceneri di Aversa
- Segni di una precaria rinascita
- Come l’ultimo degli appestati
- La macchina investigativa al lavoro
- In aula vince la paura
- Una testimonianza inaspettata
- La credibilità di un collaboratore di giustizia
- «In grave e imminente pericolo di vita»
- Il pubblico ministero conclude
- La Legge non è uguale per tutti
- I diritti passano per uno schermo televisivo
- Sopravvivere sotto scorta
- Le motivazioni della sentenza
- Un pentito incensurato
- Lo rifaresti?