- 304 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Sappiamo molto dei processi di Norimberga, ma la storia degli scrittori, dei giornalisti e dei futuri leader che ne furono testimoni non è mai stata raccontata.In quei giorni il castello confiscato alla famiglia Faber-Castell diventa il luogo in cui alloggiano e scrivono, ognuno portando con sé aspettative e opinioni, intrecciando a grandi ideali gelosie e rivalità che nascono dalla convivenza forzata e dalla necessità di alleggerire il peso delle atrocità rievocate. Mentre a pochi chilometri di distanza, nel carcere di Norimberga, Herman Göring, Joachim von Ribbentrop e Rudolf Hess attendono il verdetto sulla loro sorte, giovani corrispondenti captano gli eventi come sismografi, raccogliendo interviste e atti processuali, descrivendo interrogatori e dibattiti, realizzando disegni e caricature, cogliendo gesti ed espressioni e misurandosi con l'impensabile, come l'incredibile vicenda di Ernst Michel, unico sopravvissuto ebreo a seguire il processo da cronista, che Göring invitò nella sua cella.Tra provocazioni, critiche, fake news, censure, concorrenza sleale, pregiudizi e stereotipi di genere, amicizie e amori clandestini – come quello tra Rebecca West e uno dei giudici –, ciascuno vive un proprio momento di svolta che ne segnerà per sempre il destino. In particolare le donne, trattate con sufficienza, non si faranno intimorire dall'atmosfera maschilista che regna ancora dopo la guerra. Uwe Neumahr va oltre il palcoscenico della grande storia, per mostrare il microcosmo del dietro le quinte e ne fa il teatro di un'avvincente cronaca letteraria, una potente memoria collettiva dell'Europa e dei suoi demoni.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Prefazione
- Il Press Camp nel castello delle matite
- Le sconfitte dell’America e la malinconia di John Dos Passos
- La contessa Katharina e il capo della Gestapo Rudolf Diels
- La promessa disattesa di Erich Kästner
- Erika Mann, la sua «cara pazzoide» e uno sgradevole incontro
- William Shirer e il generale della Wehrmacht
- L’inganno di Alfred Döblin: presunti ospiti al castello Faber-Castell
- La provocatoria critica di Flanner all’interrogatorio di Göring
- Stalinismo alla francese: Elsa Triolet
- Willy Brandt, Markus Wolf e il massacro di Katyn
- La relazione di Rebecca West con il giudice
- Martha Gellhorn, l’ombra di Hemingway e il trauma di Dachau
- Dipingere per sfuggire all’orrore: Wolfgang Hildesheimer nel processo alle Einsatzgruppen
- A mo’ di postfazione: l’intervento di Golo Mann in favore del detenuto Rudolf Hess
- Note
- Bibliografia