- 256 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Il dissesto ecologico è direttamente connesso al governo dell'acqua e dunque la scienza dellecostruzioni idrauliche è la cartina di tornasole per affrontare il dibattito più ampio sui temi della conservazione e dell'uso dell'ambiente naturale e costruito.Le opere e i piani di intervento non dovrebbero avere – sostiene l'autore – paternità ideologica; spesso invece l'ambientalismo militante è carico di pregiudizi sulle opere dell'uomo e sulla loro ingegneria – quando non funzionale a un sistema di potere trasversale di veto e di azione. D'altra parte, i disastri del fare sono quasi sempre il prodotto di un capitalismo cieco, incapace di vedere nella protezione dell'ambiente nemmeno il proprio tornaconto. Ma tali posizioni preconcette, così come ogni tesi sbagliata, non possono servire degnamente alcuna politica ambientale di qualche respiro.Per ovviare a quanto le rispettive retoriche suggeriscono, è necessario promuovere nuovimodelli di salvaguardia in cui capitalismo e ambientalismo collaborino nel formare la risposta di una società ai problemi ambientali fondamentali per la sua sopravvivenza.Sbagliando, magari, ma dalla parte della scienza.Questo libro è il frutto dell'esperienza di uno scienziato per una politica ambientale consapevole; un percorso a ritroso lungo la strada tortuosa verso la coscienza della crisi ecologica e climatica, con l'obiettivo di combattere disinformazione e pregiudizi.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Prefazione alla seconda edizione
- Qualche necessaria premessa
- Che fate quel giovine?
- Fiumi di chiacchiere
- Semiologia del paesaggio idraulico
- Ingegneri, rovina del mondo
- Viva Venezia, Viva San Marco (evviva le glorie del nostro leon)
- MOSE o dell’immortalità dell’anima
- Epilogo: passato e futuro dell’ambiente come scienza
- Nota