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Informazioni sul libro
Il 7 luglio 2017 si è verificata la svolta storica del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari – TPAN, caratterizzata anche dal successivo riconoscimento, a fine anno, del ruolo della società civile con il premio Nobel per la pace conferito alla Rete ICAN (International campaign to abolish nuclear weapons). Allo stesso tempo sembra però profilarsi all'orizzonte una nuova "guerra fredda" e il rischio di un conflitto nucleare comincia a riaffacciarsi persino nella consapevolezza pubblica, come si legge nella prefazione di Alex Zanotelli e nell'introduzione di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici. La spinta propulsiva del "percorso umanitario" verso il disarmo nucleare, sfociato nel TPAN, può subire rallentamenti. Il rilancio, perciò, dovrebbe passare anche per la via di nuovi percorsi complementari, in particolare attraverso la sua integrazione nel percorso di Parigi per il contrasto al cambiamento climatico. È a partire dalla situazione sopra delineata che, in questo libro, gli Autori intendono proporre una riflessione critica ed innovativa sulla "follia" del problema nucleare (detto mediaticamente "atomico") nei suoi multiformi aspetti tecnici, sociali e politici. Evidenziano la possibilità che una guerra nucleare possa essere scatenata per errore, le conseguenze cataclismatiche di un conflitto atomico, anche limitato, per il clima e per l'ambiente, l'esistenza di complessi militari industriali energetici, il nesso tra nucleare civile e nucleare militare ed infine il trattamento, più che problematico, delle scorie radioattive.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Presentazione
- Prefazione
- Introduzione
- I. Nucleare militare e nucleare civile, fratelli gemelli
- II. Sopravvivere liberi dal nucleare: dalla necessità al diritto
- III. Armi nucleari e diritto
- IV. Come sciogliere la NATO: la denuclearizzazione è il grimaldello!
- V. Il rischio, attualmente in aumento, di una guerra nucleare
- VI. La vera soluzione: una cultura della non-violenza e della cooperazione
- VII. Di ritorno da Oslo: la strategia dei gemellaggi tra le città
- VIII. Prospettive dei disarmisti dopo il premio nobel attribuito ad ICAN
- IX. La presidenza Trump e la sua politica energetica: poco sole, tanti fossili e…nucleare
- X. Alla COP 23 di Bonn, con Trump isolato, viene riaffermato il bando dei combustibili fossili (ma le misure concrete sono molto fumose e scarse!)
- XI. Una responsabilità comune verso Gaia che ci ha tutti generato
- La dichiararazione universale dei diritti dell’umanità
- XII. Due appelli per indignati ed impegnati nell’antifascismo sociale della “rivoluzione disarmista”, orizzonte contemporaneo della “Resistenza creativa”
- Conclusione
- Contributi
- 1. La responsabilità personale in pace e in guerra (dalle tesi di Franco Fornari)
- 2. I giovani e il disarmo nucleare
- 3. Il rischio nucleare nei porti italiani
- 4. Disarmo nucleare subito! Noi donne dobbiamo fare l’impossibile per ottenerlo: è un nostro compito evolutivo
- 5. “Inverno nucleare” e “fame nucleare” nel percorso dell’onu verso la proibizione delle armi nucleari
- 6. L’eredità del nucleare in Italia
- 7. Smaltimento delle scorie nucleari: la necessità di proposte operative sulla base di una corretta valutazione ambientale
- Bibliografia generale
- Appendice
- 1. Petizione: Esigiamo il disarmo nucleare totale
- 2. Petizione: Liberi dalla paura nucleare: è un diritto!!!