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Informazioni sul libro
Il testo raccoglie una decina di contributi scritti in occasione del centenario della rivoluzione russa a partire da un'esigenza sentita come importante dagli autori: offrire un'analisi storiografica su uno snodo centrale per la storia del Novecento e per l'identità del movimento operaio, mettendo in evidenza natura e caratteristiche della critica anarchica al bolscevismo. Emerge così, nella sua ricchezza e perspicacia, la visione libertaria degli eventi russi, ovvero il tentativo di far sopravvivere la rivoluzione al bolscevismo, o meglio di far vivere la rivoluzione facendo a meno dei due pilastri su cui poggia il bolscevismo: il partito e la polizia segreta. Nel fare ciò gli anarchici provano anche a mettere in moto processi, seppur frammentari, di autogoverno popolare, appoggiando i soviet più radicali, come quello di Kronštadt, o l'autogestione delle campagne, come nelle zone influenzate dal machnovismo.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Introduzione del curatore
- Le principali fasi della grande rivoluzione russa
- Anima e corpo con la rivoluzione russa: la critica anarchica al bolscevismo
- Il sovietismo radicale di Kronštadt e la mancata terza rivoluzione
- Bandiera nera sull’Ucraina Il movimento machnovista (1917-1921)
- Pëtr Kropotkin e la rivoluzione russa
- Dall’America alla Russia: Emma Goldman, Alexander Berkman e la critica della rivoluzione
- Viaggio di un anarchico nella rivoluzione russa. Alexander Berkman e il bolscevismo
- “Nessuna cricca di partito mi avrebbe imbavagliato” Donne anarchiche dissidenti nella rivoluzione russa (1917-1921)
- Le critiche degli anarchici italiani alla rivoluzione russa: Malatesta, Fabbri, Berneri, Galleani e Fedeli
- Berlino 1919-1926: un nodo della rete
- Il movimento anarchico italiano e la rivoluzione russa: un’analisi bibliografica