- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
Informazioni sul libro
"Cari amici e fratelli, Croati, Serbi, Macedoni, Montenegrini, Albanesi, non aspirate a restare solo croati, serbi, macedoni, montenegrini, albanesi; siate anche pienamente europei. L'Europa potrà veramente diventare Europa solo creando molteplici e diverse associazioni tra nazioni ed etnie collegate, e sarà proprio l'integrazione di tutte queste unioni a costituire il suo tessuto vivente". È l'accorato appello di Edgar Morin, posto in apertura a questa lucida analisi delle guerre iugoslave, delineata nel periodo di maggior asprezza del conflitto. Lo sguardo del grande sociologo francese illustra lo scontro fra due concezioni incompatibili dello stato e dell'identità nazionale: una rigida, esclusiva, intollerante, follemente "purificatrice", e una rispettosa delle pluralità delle culture, delle memorie e dei modi di vita, considerata come la fonte stessa della vitalità di uno stato e dell'Europa tutta.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Introduzione di Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti
- SOS Iugoslavia
- L’agonia iugoslava
- Dibattiti: “DéZolante”
- Associazione, o barbarie
- Il tempo della morte e il tempo del male
- Il sorgere del total-nazionalismo
- Discorso di Sarajevo
- Quale guerra, quale pace?
- Messaggio per l’associazione Parigi-Sarajevo-Europa
- Testimonianza per il movimento della dichiarazione di Avignone
- Odiatevi l’un l’altro
- Continua
- Cronologia storica