Auschwitz dopo Auschwitz
Poetica e politica di fronte alla Shoah
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Auschwitz dopo Auschwitz
Poetica e politica di fronte alla Shoah
Informazioni sul libro
Tra divieto e provocazione si muove il famoso verdetto di Theodor Wiesengrund Adorno del 1949 per il quale "scrivere poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie". Il volume raccoglie testi di diversi studiosi che si sono confrontati (direttamente o indirettamente) con la controversa sentenza adorniana, analizzandola in una prospettiva interdisciplinare attraverso le lenti di filosofi, scrittori, poeti, intellettuali, in un passo incrociato tra il poetico e il politico. Si possono quindi analizzare e confrontare le risposte al verdetto di Adorno da parte di autori come Jean Améry, Günther Anders, Hannah Arendt, Paul Celan, Günter Grass, Victor Klemperer e Primo Levi, misurando così anche la portata della frase lapidaria nel tentativo di leggere Auschwitz dopo Auschwitz.A coronare il volume un breve scritto di Günther Anders, dal titolo Nach Auschwitz ("Dopo" Auschwitz, ma anche "Secondo" Auschwitz, 1982), che testimonia la sua tarda replica ad Adorno.Testi di: Raul Calzoni, Matteo Cavalleri, Francesco Ferrari, Micaela Latini, Stefano Marino, Fausto Pellecchia, Francesca Romana Recchia Luciani, Erasmo Silvio Storace, Alberto Tommasi.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Introduzione Scrivere “l’Accaduto”: poetica e politica dopo Auschwitz
- Note bio-bibliografiche
- Günter Grass, la questione della colpa e il “prisma” della seconda guerra mondiale di Raul Calzoni
- Günter Grass, la questione della colpa e il “prisma” della seconda guerra mondiale di Raul Calzoni
- Immaginare l’impensabilità. Le epistemologie del limite di Jean Améry e Primo Levi di Matteo Cavalleri
- “Der ewige Fremde”. La ricerca della Heimat di Jean Améry dopo Auschwitz di Francesco Ferrari *
- Günther Anders e lo spettacolo della fine: Beckett ad Auschwitz di Micaela Latini
- Auschwitz e popular culture: considerazioni estetico-politiche sulla presenza del genocidio nella cultura di massa di Stefano Marino
- Filologia dell’orrore: Victor Klemperer e la Shoah di Fausto Pellecchia
- Biopotere e tanatopolitica: il paradosso demiurgico del totalitarismo secondo Hannah Arendt1 di Francesca R. Recchia Luciani
- I linguaggi politici e poetici dopo Auschwitz. Sul ruolo della filosofia politica e dell’arte dopo la Shoah, a partire dalle tesi di Adorno di Erasmo Silvio Storace
- Esplicare – ripensare Andenken di Paul Celan di Alberto Tommasi
- Dopo Auschwitz di Günther Anders